Verso un Natale blindato: Italia zona rossa dal 24 al 6, festivi e prefestivi

di M.P.

Dal 24 dicembre al 6 gennaio l’Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e zona arancione nei giorni lavorativi. E’ l’orientamento che emerge, a quanto si apprende da fonti di governo, dal vertice dal vertice del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza e il ministro Boccia. Nel periodo delle festività si potrà uscire dal territorio dei piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti, entro un raggio di 30 chilometri. E’ la decisione che il governo avrebbe comunicato alle Regioni. Non ci si potrà però muovere per andare nei Comuni capoluogo, anche se si trovano entro un raggio di 30 km.

La deroga dei Due commensali

C’è la cosiddetta deroga “nei due commensali”, a quanto si apprende da fonti di governo, nelle misure restrittive che verranno messe in campo per le festività natalizie. Nell’ambito della zona rossa e arancione – quindi fermo restando il divieto di spostamento tra le Regioni – sarà consentito, sia nelle giornate “rosse” che in quelle “arancioni” a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private. Dalla deroga non sono conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno quindi consentiti.

Le misure anti Covid per le festività natalizie

Sono attese per oggi le nuove misure anti Covid per il periodo delle festività natalizie. Il Veneto assediato dai contagi vara subito una stretta: da sabato prossimo, 19 dicembre, e fino al 6 gennaio vietato uscire dal Comune di residenza dopo le ore 14.

I pareri di Zaia e Bonaccini

La decisione del presidente Luca Zaia anticipa, dunque, le restrizioni in arrivo su tutto il territorio nazionale, che hanno diviso i ministri e le forze di maggioranza. “Sono due le ipotesi in campo. Una zona rossa che prosegua dalla vigilia di Natale all’Epifania, oppure alternata con qualche allentamento. Io privilegerei questa seconda ipotesi” anche se “non non è una scelta facile”, ha detto questa mattina il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a Mattino 5. “L’importante è avere tutti la consapevolezza che ci sia un grande rigore per evitare terza ondata”, ha aggiunto Bonaccini che è anche presidente della conferenza delle Regioni.

La presidente del Senato Casellati: “Incomprensibile che l’Italia non abbia ancora norme”

” Il Santo Natale, che per tradizione è la festa delle famiglie, il momento degli affetti che si riuniscono. Le famiglie non sanno ad oggi se, quando e con chi potranno viverlo. È incomprensibile che gli italiani non sappiano come comportarsi. Regole anche ferree, ma certe, perché è inimmaginabile che ci si trovi all’ultimo momento di fronte al fatto di non potere portare un augurio ad un genitore anziano, solo e magari anche malato. A 10 mesi dall’inizio della pandemia, troppi sono i ritardi, le indeterminatezze e le disomogeneità nella riorganizzazione sanitaria”. Lo afferma la presidente del Senato Casellati. (ANSA)

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