Brevi dall’Italia e dal mondo oggi 12.06.2020

di Francesco Caputi

 

Italia

FRANCESCHINI IN CDM, ACCELERARE MODIFICHE AI DECRETI SICUREZZA

Modificare al più presto i decreti sicurezza di Salvini. E’ ciò di cui ha parlato il capodelegazione del PD Dario Franceschini durante il Cdm. Il premier Giuseppe Conte, da quanto si apprende da fonti parlamentari del PD, avrebbe assicurato che la prossima settimana i capi delegazione si riuniranno con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per portare le modifiche in Cdm.

RENZI: “GLI INGLESI DICANO LA VERITÀ SUL CASO REGENI”

“E’ arrivato il momento che gli inglesi dicano la verità su quello che è successo. Credo che sia arrivato il momento in cui tutti tirino giù le carte sulla vicenda. È giusto che si chieda chiarezza agli egiziani, mi permetto di dire – e scandisco ciò che sto dicendo – che è arrivato momento che gli inglesi dicano la verità. Siamo due paesi alleati, su questa storia l’atteggiamento di Cambridge, di qualche professoressa e di apparati istituzionali inglesi non è più accettabile”. Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi a Circo Massimo.

TAJANI: “VERITÀ SUL CASO REGENI, MA NON BLOCCHIAMO LA NOSTRA INDUSTRIA”

“Serve una soluzione di equilibrio. Il Governo deve pretendere la verità dall’Egitto sul caso Regeni, ma non possiamo bloccare la nostra industria di qualità. Dobbiamo tutelare la nostra industria e Fincantieri, continuando comunque a lavorare per scoprire la verità”. E’ quanto ha detto il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani a Radio Anch’io su Rai Radio 1.

ROMA, SCOPERTA CELLULA ANARCHICA RESPONSABILE DI ATTENTATI. SETTE ARRESTI

I carabinieri del Ros hanno arrestato sette persone appartenenti a una cellula anarco-insurrezionalista, che aveva come base un centro sociale di Roma. I sette anarchici arrestati sono accusati di finalità terrorismo, atti di terrorismo con ordigni micidiali, eversione dell’ordine democratico e altri reati. Un arrestato sarebbe tra i responsabili dell’attentato esplosivo alla Stazione dei carabinieri di Roma San Giovanni nel 2017, rivendicato dalla Federazione Anarchica Informale.

 

Esteri

PROTESTE: STATUA DI CHURCHILL IMBALLATA PER PROTEGGERLA

La statua di Winston Churchill a Parliament Square è stata imballata per proteggerla dalla furia dei manifestanti. Churchill, considerato un eroe in patria per il ruolo che giocò durante la Seconda guerra mondiale nella lotta alla Germania nazista, è stato oggetto di critiche da parte dei manifestanti a causa di sue posizioni nei confronti degli indiani considerate “razziste”.

BELGIO: IMBRATTATO E ABBATTUTO BUSTO DEL RE LEOPOLDO II

Ad Auderghem, a sud-est di Bruxelles, è stato imbrattato e gettato per terra un busto del re Leopoldo II, responsabile delle violenze in Congo durante la colonizzazione belga. Al posto del busto è stata messa una fotografia di Patrice Lumumba, figura dell’indipendenza del Congo belga e premier della Repubblica democratica del Congo nel 1960.

Giorni prima era stata vandalizzata anche una statua equestre di Leopoldo II.

REGNO UNITO, JOHNSON: “I MANIFESTANTI SONO OSTAGGIO DEGLI ESTREMISTI”

I manifestanti “sono stati presi in ostaggio dagli estremisti”. E’ quanto ha affermato il premier britannico Boris Johnson commentando le manifestazioni degli ultimi giorni.

YOUTUBE: FONDO DA 100 MILIONI DI DOLLARI PER CREATOR AFROAMERICANI

Youtube ha annunciato l’istituzione di un fondo da 100 milioni di dollari per i creatori afroamericani. “Siamo impegnati a fare meglio come piattaforma per dare centralità e amplificare le voci e le prospettive degli afroamericani”, ha scritto l’amministratrice delegata Susan Wojcicki sul blog di Youtube. “Tutti noi dobbiamo fare di più per smantellare il razzismo sistemico”.

Non solo Youtube. Anche PayPal istituisce un fondo di 530 milioni di dollari destinati a sostenere le attività di afroamericani e altre minoranze.

PARIGI, MANIFESTAZIONE DEI SINDACATI DI POLIZIA: “BASTA ALL’ODIO CONTRO I POLIZIOTTI”

A Parigi, all’Arco di Trionfo, i sindacati di polizia hanno organizzato una manifestazione. “Abbiamo scelto l’effetto sorpresa – ha spiegato il dirigente sindacale Fabien Vanhemelryck – tutti i rappresentanti del personale, in tutte le regioni di Francia, sfileranno per ricordare a tutti che se non c’è la polizia non ci sarà mai pace. Anche i poliziotti vengono massacrati, e sono fatti ben reali, contrariamente a quello che si può dire in giro, con immagini e foto a disposizione”. La polizia francese dice basta al “clima che si respira di stigmatizzazione del poliziotti. Attraverso il ministero dell’Interno, anche il governo deve smetterla e scegliere da che parte stare: quello della polizia nazionale”.

AFGHANISTAN, ATTENTATO A UNA MOSCHEA KABUL. LA NATO: “STIAMO CON L’AFGHANISTAN NELLA LOTTA AL TERRORE”

La NATO condanna l’attentato a una moschea a Kabul. L’uffico dell’Alto rappresentante dell’Alleanza Atlantica in Afghanistan chiede che “gli autori” dell’attentato “siano assicurati alla giustizia” e “dato che siamo di fronte a un’opportunità storico per la pace, i sabotatori non possono essere autorizzati a interromperla”. “Stiamo con l’Afghanistan nella lotta contro il terrore”, conclude l’ambasciatore Stefano Pontecorvo, Alto Rappresentante civile della NATO in Afghanistan.

FAKE NEWS: TWITTER RIMUOVE 32MILA ACCOUNT DI CINA, RUSSIA E TURCHIA

Twitter ha rimosso 32 mila account fasulli usati da Cina, Russia e Turchia per diffondere fake news e fare propaganda. Lo ha annunciato la società con un post sul suo blog. La rete più grande, tra le tre smantellate, è quella cinese. Era composta da 23.750 account, che pubblicavano contenuti che venivano condivisi sul social da altri 150mila account. Era usata per attività “coordinate e manipolatorie”, con l’obiettivo di “diffondere narrazioni geopolitiche favorevoli al Partito comunista cinese, e racconti ingannevoli sulle dinamiche politiche di Hong Kong”, spiega Twitter. La rete russa era composta da poco più di un migliaio di account legati a Current Policy, un sito d’informazione legato al governo russo. Tra le attività della rete c’era propaganda a favore di Russia Unita, il partito di Vladimir Putin, e l’attacco ai dissidenti politici. La rete turca era composta da 7.340 account, che diffondevano contenuti propagandistici favorevoli ad Erdogan e al suo partito, l’AKP.

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