Le notizie dall’Italia e dal mondo oggi 09.03.20

di Francesco Caputi

CORONAVIRUS: PROTESTE NELLE CARCERI CONTRO LO STOP A COLLOQUI ‘A VISTA’

Salerno, poi Modena, Napoli e Frosinone, ma anche Vercelli, Alessandria, Foggia. L’onda lunga del coronavirus arriva nelle carceri italiane e si trasforma in protesta, quando non in aperta rivoltaA Modena i detenuti, protestando per le misure di prevenzione per il Covid-19, si erano barricati nell’istituto della città emiliana. E scoppia una rivolta nel carcere di Foggia: alcuni detenuti riescono ad evadere venendo bloccati poco dopo all’esterno dell’istituto penitenziario dalle forze dell’ordine. Sul posto polizia, carabinieri e militari dell’esercito.

Tre deceduti nel carcere di Modena, ma non è risultato alcun segno di lesione sui corpi. Due decessi sarebbero riconducibili all’uso di stupefacenti. Il terzo detenuto è stato rinvenuto in stato cianotico, di cui ancora non si conoscono le cause.

La sospensione dei colloqui, prevista dalle misure anti-coronavirus, è alla base della protesta anche nel carcere napoletano di Poggioreale, dove alcuni detenuti sarebbero saliti sui muri del cosiddetto ‘passeggio’, nella zona interna del penitenziario. Parallelamente, al di fuori del carcere, c’è stata la protesta dei parenti dei carcerati, anche loro per lo stesso motivo.

 

OSAPP, IN CARCERE A NAPOLI MILIONI DI DANNI

Quattro reparti distrutti e danni per milioni di euro nel carcere di Poggioreale dove ieri circa un migliaio di detenuti ha dato vita a una rivolta innescata dalla sospensione dei colloqui imposta dal Dpcm per contrastare l’epidemia da coronavirus. Lo riferisce il sindacato Osapp spiegando che sono stati numerosi i tentativi di mediazione falliti. “I detenuti dell’ala destra del carcere, completamente devastata – spiega il segretario regionale Luigi Castaldo -, hanno usato la violenza e l’inciviltà per tentare di sopraffare lo Stato. Per fortuna i ristretti dell’ala sinistra hanno invece mostrato pacificamente il loro dissenso nei confronti della sospensione dei colloqui”. Per Castaldo “la politica del Governo è stata disattenta, inefficace e superficiale di fronte alle tante criticità che vive la Polizia Penitenziaria”. “I colleghi – fa sapere – sono accorsi per sedare la rivolta pur stando fuori servizio e quelli che erano in servizio si sono trattenuti con spirito di abnegazione”.

 

TENSIONI A FUNERALE 15ENNE A NAPOLI

Tensioni con le forze dell’ordine questa mattina a Napoli durante il corteo funebre organizzato per Ugo Russo, il ragazzo di 15 anni ucciso mentre tentava di rapinare un carabiniere libero dal servizio. La polizia ha fermato il corteo, in seguito alle disposizioni del decreto sul coronavirus e le decisioni del cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, con la sospensione di tutte le cerimonie. Una bara bianca portata a spalle per le strade di Napoli: era questo l’obiettivo di parenti ed amici del 15enne. Obiettivo riuscito in parte.
    Dopo il divieto di celebrare il funerale del ragazzo, amici e parenti dalle prime ore del mattino sono partiti dall’abitazione del giovane e hanno trasportato il feretro per alcune centinaia di metri. Dietro i genitori, poi uno striscione con la scritta ‘Verità e giustizia per Ugo’, palloncini bianchi e magliette con il suo volto. Quando il corteo stava per imboccare la centrale via Roma si è trovato davanti un cordone di polizia che ne ha bloccato l’accesso.

 

CORONAVIRUS: 58 NUOVI CASI IN VENETO

Crescono ancora i casi di positività in Veneto, che stamane raggiungono la quota di 744 malati, 58 in più del report precedente. Lo rende noto la Regione Veneto. C’è stata anche una nuova vittima: sale così a 20 il numero dei deceduti. Le persone con Sars-CoV-2 ricoverate in ospedale sono salite a 237; di queste,51 in terapia intensiva.

 

CORONAVIRUS, PRIMI DUE CASI IN ALBANIA

Primi due casi di coronavirus anche in Albania. Lo ha reso noto il ministero albanese della Sanità. Si tratta di padre e figlio rientrati da un viaggio a Firenze, i quali sono risultati “positivi al Covid-19”. Il loro stato di salute sembra essere “stabile e senza complicazioni”, ha riferito il ministero in un comunicato diffuso dopo mezzanotte.

 

CORONAVIRUS, CONTE:”E’ LA NOSTRA ORA PIU’ BUIA, CE LA FAREMO”

“In questi giorni ho ripensato ad alcune vecchie letture, a Winston Churchill. Questa è la nostra ‘ora più buia’. Ma ce la faremo”. Lo scrive su Instagram il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, facendo riferimento all’emergenza che il Paese sta attraversando per il Coronavirus.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dichiara in un’intervista a “La Repubblica” che le rinunce che si stanno facendo ora per l’emergenza del coronavirus, sono delle rinunce che si fanno “per il bene di tutti. Seguiamo le regole e l’Italia si rialzerà”, dichiara.

Un rinvio delle elezioni regionali per via dell’emergenza coronavirus “per ora non è contemplato” aggiunge il premier. “Il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari è stato rinviato sine die. Esiste la possibilità di rinviare anche le elezioni regionali?”, chiede l’intervistatore. “Al momento questa possibilità non è contemplata”, risponde Conte.

In questi giorni “ho ripensato a vecchie letture su Churchill, è la nostra ora più buia, ma ce la faremo”, prosegue nella sua intervista ripresa anche dal quotidiano spagnolo El Pais, nella quale spiega che sui tempi dell’emergenza coronavirus “è assai difficile fare previsioni” vista la virulenza del Covid-19. “Il governo coordina con la massima intensità e concentrazione la macchina organizzativa. Due sono gli obiettivi da raggiungere: contenere la diffusione del virus e potenziare le strutture sanitarie perché possano reggere a questa sfida. Siamo un Paese forte” spiega il premier, rivelando che anche lui ha fatto il tampone “ed è negativo”.

Venendo alla circolazione all’esterno della bozza del decreto, prima che fosse firmato, Conte la giudica “un atto irresponsabile” che “ha causato confusione e incertezza presso i cittadini”. E avverte: d’ora in poi “adotteremo contromisure severe affinché situazioni del genere non si ripetano più”. Per quanto riguarda la catena di comando, “la tutela della salute è rimessa per la gran parte alle Regioni – sottolinea – Il governo, anche attraverso il braccio operativo della Protezione civile, svolge una fondamentale opera di sostegno, ma le Regioni debbono continuare a collaborare, come stanno facendo, per perseguire una linea unitaria di azione, condivisa ed efficace”. Con le misure varate, “il Nord non è propriamente una zona rossa, perché non abbiamo posto un divieto assoluto di ingresso e di uscita tra le due grandi aree del paese. Abbiamo però introdotto delle limitazioni alla circolazione delle persone, che valgono anche all’interno dell’area settentrionale. Tutti sono invitati a diradare le occasioni di trasferimento, limitandole a esigenze lavorative, a casi di necessità e a motivi di salute”. Chi non rispetta le regole “viola l’art. 650 del codice penale. E se autocertificasse la falsa ricorrenza di una delle tre giustificazioni degli spostamenti, rimarrebbe esposto a una ulteriore sanzione penale”. Se tutti “rispetteremo le regole indicate, il Paese potrà rialzare presto la testa”.

Con il decreto legge si è anche “predisposto un piano straordinario per rinforzare il personale medico e infermieristico, mentre con altre iniziative ci siamo garantiti alcune linee produttive, qui in Italia, per disporre di attrezzature specialistiche per terapia intensiva e sub-intensiva”. Nei prossimi giorni si avrà un quadro chiaro sugli effetti delle misure adottate e si deciderà se prolungare la chiusura delle scuole. Sul piano economico “dovremo ricorrere a una terapia d’urto massiccia” con un “efficiente piano di “ricostruzione” esteso a tutti i campi. Ne approfitteremo per sbloccare un sistema che si mostra lento negli investimenti. Il modello Genova diventerà il modello Italia”. In casi eccezionali come questo “la flessibilità di bilancio è prevista e la utilizzeremo pienamente. Abbiamo allo studio varie iniziative, che non voglio qui anticipare. Sicuramente l’ Europa non può pensare di affrontare una situazione che si annuncia straordinaria con mezzi ordinari”. Sottolineando la necessità di un clima generale di collaborazione, dice che tra oggi e domani “tornerò a incontrare le opposizioni per discutere sulle misure economiche”. Conte è “risoluto a ricorrere a qualsiasi mezzo per proteggere i cittadini e sicuramente potenzieremo la squadra”.

 

MIGRANTI, L’UE PRENDERA’ 1500 BAMBINI DALLA GRECIA

Una coalizione di Paesi “volontari” dell’Unione europea prevede di prendersi in carico fino a un massimo di 1.500 bambini migranti attualmente bloccati sulle isole greche, come misura di sostegno “umanitario”. Lo ha annunciato il governo tedesco.

“A livello europeo, in questi giorni si stanno svolgendo negoziati su una soluzione umanitaria, con l’obiettivo di organizzare la cura di questi bambini nel quadro di una coalizione di volontari”, ha
sottolineato Berlino in un comunicato stampa, senza specificare quali siano i Paesi coinvolti. “Vogliamo aiutare la Grecia ad affrontare la difficile situazione umanitaria di 1.000-1.500 bambini sulle isole” del Paese, hanno aggiunto i partiti della coalizione di governo della cancelliera Angela Merkel. “Questi – hanno detto – sono bambini che, a causa di una malattia, hanno urgentemente bisogno di cure, o sono bambini non accompagnati di età inferiore ai 14 anni, per lo più femmine”.

 

BORSA MILANO STENTA A PARTIRE

Piazza Affari non riesce a partire.
L’indice Ftse Mib segna un calo iniziale dello 0,09% a 20.780 punti con quasi tutti i titoli del listino principale che non riescono a fare prezzo. Saipem ed Eni, i peggiori, segnano cali rispettivamente del 29 e 21%. Una manciata di azioni, a partire da Exor, Moncler, Terna e Stm è poi riuscita via via a fare prezzo finendo in asta di volatilità per cali nell’ordine del 10%. Sono scambiate normalmente soltanto le utilities A2a (-8,8%), Hera(-4,6%) e i farmaceutici Diasorin (5%) e Recordati (-4,5%) mentre l’indice si è portato in calo del 4 per cento.

 

BORSA, RENZI: SU TONFO L’AVEVAMO DETTO

“Tra le altre cose nel video di ieri avevamo chiesto di anticipare provvedimenti sull’apertura odierna della Borsa di Milano. È antipatico dire ‘L’avevamo detto’. Ma anche gli antipatici talvolta andrebbero ascoltati…”. Così Matteo Renzi su twitter sul crollo dei titoli in Borsa a Milano.

 

CORONAVIRUS: CINEMA, I PEGGIORI INCASSI DISEMPRE

E’ il peggior incasso di sempre per il cinema italiano: solo 439.515 mila euro nel weekend appena trascorso, con un meno 79% rispetto al precedente già disastroso (-65%), a sua volta già drammatico sul precedente (-44%). Ed è anche l’ultimo fino a nuovo ordine visto che dall’8 marzo ossia da ieri i cinema sono chiusi per le misure di contenimento del contagio da coronavirus. Dal Cinetel si confermano oltre ai dati incassi anche il record negativo storico. Al primo posto è Volevo Nascondermi, il film di Giorgio Diritti sul pittore Ligabue per il quale Elio Germano ha vinto l’Orso d’argento a Berlino: 90.532 mila euro nel weekend, con oltre 14mila presenze in 204 sale.

 

 

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