Patrick Zaky, terminata la prima udienza: altri 15 giorni di carcere

di Francesco Caputi

La custodia cautelare dello studente è stata prolungata di 15 giorni. Presenti all’udienza i colleghi dell’Eipr, i suoi avvocati, un gruppo di amici e due diplomatici in rappresentanza dell’Italia e dell’UE

E’ oggi terminata la prima udienza di Patrick Zaky, tenutasi a Mansura, a nord del Cairo. “Sono innocente. Conosco la legge, e se fossi stato a conoscenza di qualsiasi illegalità non sarei tornato. Non capisco perché sono stato arrestato. Sono cristiano, e avrei anche potuto chiedere asilo in Italia, ma non ho voluto.”, ha detto lo studente egiziano. Ma il procuratore di Mansura ha deciso di prolungare la sua permanenza in carcere per altri 15 giorni, al termine dei quali Patrick potrebbe avere la possibilità di difendersi di nuovo oppure la detenzione potrebbe essere rinnovata fino a 200 giorni.

Le condizioni di Patrick in carcere sono pessime: gli sono stati tagliati i capelli senza alcuna spiegazione e ha un’infezione a un occhio e difficoltà respiratorie a causa del sovraffollamento nella sua cella. “E’ terribile qui. Mi tengono in una cella con 35 persone e un solo bagno.”, ha detto lo studente ai cronisti prima di entrare in aula.

“E’ una decisione crudele e non necessaria, perché non c’è alcuna possibilità di inquinare prove o modificare il corso delle indagini.”, ha detto Riccardo Noury, portavoce di Amensty Italia, sul prolungamento dei giorni di carcere stabilito dal tribunale di Mansura. “Si apre lo scenario peggiore”, ha aggiunto.

La prossima udienza è fissata al 7 marzo. Lo rende noto l’avvocato della sua famiglia.

 

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