NAPOLI, RAPINAVANO STUDENTI, TRE ARRESTATI

di: PAOLA VERRAZZO

Due operazioni della polizia nel giro di poche ore hanno portato all’arresto di tre rapinatori in due distinte circostanze. La prima ha portato alla cattura di un pregiudicato bloccato dopo una rapina a un 13enne. Si tratta di un 35 enne, D.A., del quartiere Montesanto, scarcerato il 19 aprile scorso, che era divenuto l’incubo degli studenti. L’uomo selezionava le sue vittime tra gli studenti e, sotto la minaccia di una pistola, le rapinava dei telefoni cellulari. L’ultima vittima a cadere nella sua trappola, e’ stato un 13enne avvicinato dal rapinatore in Via Confalone. D.A., arma in pugno, non ha esitato a minacciare la giovanissima vittima, sottraendogli il telefono cellulare Huawei P8. Il ragazzino, benche’ impaurito, ne ha saputo descrivere ai poliziotti l’abbigliamento. I poliziotti del commissariato Dante grazie alla descrizione fornita dal 13enne, sono riusciti a stringere il cerchio tra i pregiudicati della zona, identificando nel 35enne il responsabile e lo hanno condotto a Poggioreale. In manette e’ finita anche una coppia di pregiudicati, Lucia Sorrentino ed Emanuele Puglisi, entrambi 21enni, arrestati dopo aver messo a segno una rapina ai danni di una farmacia di via Piave, a Napoli. A fermare i due sono stati gli agenti del commissariato di Polizia “Posillipo” che li hanno intercettati mentre fuggivano in sella a uno scooter Aprilia, in direzione Corso Europa. Gli autori della rapina in realta’ erano tre, ma uno dei fuggitivi, all’altezza del Rione Traiano e’ sceso dallo scooter fuggendo a piedi. Sotto la sella dello scooter, e’ stato rinvenuto l’incasso rapinato nella farmacia. Sorrentino aveva una replica di pistola in metallo cromato, tipo revolver. Indosso a Puglisi i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato un’altra pistola, calibro 8, risultata a salve. Gli agenti hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza della farmacia, che non lasciano dubbi sulle responsabilita’ dei due arrestati, ripresi nelle fasi della rapina, mentre armi in pugno s’impossessano dell’incasso.

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