TERREMOTO IN CENTRO ITALIA – Migliaia di sfollati. Forti scosse tra Umbria e Marche. Nella notte sciame sismico con almeno 200 repliche

Torna l’incubo terremoto in italia, la terra continua a tremare tra Marche e Umbria. Dopo le due cosse più violente registrate alle 19,10 e alle 21,10 di ieri,  nella notte uno sciame sismico con  almeno 200 repliche. Le più forti sono state avvertite in tutta l’Italia centrale ed oltre, anche a Roma, dove diverse persone sono scese in strada e sono state segnalate crepe su alcuni edifici. Al momento non risultano vittime tra le macerie ma gli sfollati sono migliaia. E inizia la conta dei crolli e dei danni.

MIGLIAIA DI SFOLLATI – Gli sfollati sono migliaia, fa sapere la Protezione Civile. Per loro una notte lunghissima trascorsa nelle strutture di accoglienza, in tenda, in alloggi di fortuna o a bordo delle automobili. Con la pioggia incessante a complicare una situazione già drammatica. Secondo Cesare Spuri, dirigente della Protezione civile marchigiana, le abitazioni inagibili potrebbero essere più di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto. In queste ore si lavora per trovare soluzioni alternative alle tendopoli per ospitare gli sfollati in vista dell’inverno. Oggi scuole chiuse in Umbria, Marche e Abruzzo.

SCIAME SISMICO CON OLTRE 200 REPLICHE – Per tutta la notte la terra non ha smesso di tremare. Uno sciame sismico con oltre 200 repliche. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ne ha contate 105 a partire dalle 2 di questa mattina. Le scosse più forti, la prima  alle 05:19 di magnitudo 4.1 in provincia di Macerata, l’altra alle 05:23 di magnitudo 2.5 sempre nella stessa area. Secondo l’Ingv il terremoto è collegato al sisma del 24 agosto. Il Cnr ha parlato dell’attivazione di una nuova faglia. Stavolta l’epicentro è stato la Valnerina, tra Perugia e Macerata. Castelsantangelo sul Nera, il paese più vicino all’epicentro della scossa, è un comune di 318 abitanti della provincia di Macerata, nelle Marche.

CROLLI E DANNI – Col passar delle ore aumenta la lista dei crolli e dei danni riportati dagli edifici nei paesi vicini all’epicentro del sisma. A Visso le scosse hanno provocato il crollo di parte della facciata del Palazzo dei Governatori, costruito nel 1100. Danni ha subito anche il Palazzo dei Priori, edificio del 1482, in cui ha sede del Municipio. La chiesa di Sant’Antonio, crollata nell’ omonimo borgo, risale al XIV secolo. Aveva già subito danni nel terremoto del settembre 1997 ed era stata sottoposta a lavori di consolidamento e restauro. Il centro storico è inagibile. Ad Amatrice è venuto giù il palazzo rosso di quattro piani, divenuto un simbolo, uno dei pochi edifici sopravvissuti al sisma di agosto.

 

 

 

 

 

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