Yellen affronta la Cina sull’esportazione di beni a basso costo

Il segretario di Stato al Tesoro americano Janet Yellen ha affrontato la sua controparte cinese, il vicepremier He Lifeng, sulla questione della sovrapproduzione di beni a basso costo in settori chiave, come quello dei veicoli elettrici e dei pannelli solari. Questi beni prodotti dalla Cina, infatti, starebbero inondando i mercati globali, colpendo le industrie locali e provocando un aumento della disoccupazione. Secondo Yellen, la sovrapproduzione di questi beni cinesi starebbe distorcendo i prezzi e starebbe danneggiando i lavoratori americani. Il segretario di Stato al Tesoro ha inoltre affermato che la Cina dovrebbe abbandonare gli investimenti guidati dallo Stato e tornare a riforme orientate al mercato. “Costruire una sana relazione economica – ha detto Yellen – richiede condizioni di parità per i lavoratori e le imprese americane, nonché una comunicazione aperta e diretta sulle aree in cui non siamo d’accordo. Ciò include il problema della sovracapacità industriale della Cina, che secondo gli Stati Uniti e altri Paesi può causare ricadute globali”.

Il vicepremier cinese He Lifeng ha risposto che è necessario fare progressi su questi economiche critiche, ma che bisogna anche “rispondere adeguatamente a preoccupazioni chiave dell’altra parte”. La Cina, infatti, in vista della visita del segretario Yellen, aveva accusato gli Stati Uniti di protezionismo, presentando una denuncia all’Organizzazione mondiale del commercio, in cui si sostiene che le politiche di sussidio ai veicoli elettrici dell’amministrazione Biden sono discriminatorie. La preoccupazione degli USA infatti è quella che le politiche cinesi possano danneggiare i lavori e i lavoratori sindacali americani. Secondo un rapporto di febbraio dei rappresentanti dell’industria americana, le automobili cinesi a basso costo nel mercato americano provocherebbero l’estinzione di un settore che copre il 3% dell’economia statunitense.

Lascia un commento