Russia, manifestazioni in memoria di Navalny in Europa e negli Stati Uniti. Oltre cento manifestanti arrestati in Russia

Sono più di 170 le persone arrestate in varie città in Russia per aver partecipato alle manifestazioni in memoria di Navalny, l’oppositore politico russo morto ieri in carcere. A renderlo noto l’Ong russa per i diritti umani OVD-Info su X. Gli arresti sarebbero avvenuti a Vorkuta, Yekaterinburg, Surgut, Barabinsk, Khanty-Mansiysk, Bryansk, Yakutsk, Nizhnevartovsk, Ufa, Ulan-Ude, Tomsk, Orenburg, St Petersburg, Rostov-on-Don, Chelyabinsk, Moscow, Samara e Novisibirsk.

Durante la notte, diversi memoriali con fiori e bigliettini sono stati rimossi da gruppi di persone non identificate, probabilmente agenti in borghese, mentre la polizia osservava. Alcuni fiori per Navalny sono stati deposti anche vicino alla sede dell’FSB. Dopo esser stati rimossi da alcuni agenti, i fiori sono ricomparsi al mattino.

Manifestazioni in memoria di Navalny anche in Europa:

a Varsavia, dove hanno manifestato centinaia di giovani;

a Vilnius, presso il memoriale delle vittime dell’occupazione sovietica;

a Berlino, davanti all’ambasciata russa, dove centinaia di persone hanno gridato “Putin assassino! Putin all’Aia!”;

ad Amsterdam, in piazza Dam, davanti al palazzo reale e davanti all’ambasciata russa all’Aia;

a Ginevra e a Zurigo;

a Londra, dove numerosi manifestanti hanno gridato davanti all’ambasciata russa “Navalny il nostro eroe”, “La mia Russia è in prigione”, “Non arrenderti”, “Noi siamo Navalny”, “Putin brucia all’inferno”.

 

Anche negli Stati Uniti, a Washington, centinaia di persone hanno manifestato davanti all’ambasciata russa, mentre a New York sono stati deposti dei fiori e sono state appese alcune foto di Navalny davanti al consolato russo.

La portavoce di Navalny: “E’ stato assassinato”

Secondo Kira Yarmysh, portavoce dell’oppositore politico russo morto in carcere, “Aleksei Navalny è stato assassinato”. Dello stesso parere il governo britannico, il quale ha convocato i diplomatici dell’ambasciata russa. Le autorità russe sono “pienamente responsabili” della morte di Navalny, ha comunicato il governo britannico ai diplomatici russi.

Oggi i ministri del G7 hanno osservato un minuto di silenzio all’inizio della riunione a Monaco.

“Per le sue idee e per la sua battaglia per la libertà e contro la corruzione in Russia Navalny di fatto è stato portato alla morte. La Russia deve fare chiarezza sulla sua morte e interrompere la repressione inaccettabile del dissenso politico”, ha detto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.

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