E’ William Lai, candidato del Partito Progressista Democratico (DPP), il vincitore delle elezioni presidenziali a Taiwan. Esce sconfitto Hou Yu-ih, candidato del KMT, partito vicino a Pechino. La Cina, prima delle elezioni, aveva accusato Lai di essere un pericoloso separatista e di essere una minaccia per la pace. Lai, infatti, appartiene all’ala più anti-cinese del DPP, e, fino a qualche anno fa, spingeva per dichiarare l’indipendenza di Taiwan, considerata da Pechino una provincia ribelle. Secondo due funzionari del governo, è molto probabile che in futuro la Cina farà pressione sul nuovo presidente, anche con manovre militari vicino all’isola.
Secondo alcuni, la vittoria del DPP potrebbe sconvolgere gli equilibri tra la Cina e Taiwan, e aumentare le tensioni fra i due Paesi. Secondo altri, tuttavia, queste preoccupazioni sarebbero eccessive, dal momento che lo stesso Lai, negli ultimi anni, ha moderato la propria posizione indipendentista, e ha voluto rassicurare gli elettori promettendo di mantenere lo status quo e rapporti pacifici con Pechino, in risposta agli avversari che lo accusavano di voler distruggere ogni equilibrio.