Sangiuliano in città: Napoli dal 27 al 29 novembre ospiterà la Conferenza Unesco.

di Francesco Cerrone

Lunedì 27 novembre alle ore 10:00 presso il Palazzo Reale di Napoli il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli, il direttore aggiunto dell’Unesco Ernesto Ottone Ramirez ed il sindaco Gaetano Manfredi apriranno i lavori della Conferenza UNESCO “Cultural Heritage in the 21st Century”.
Previste delegazioni di oltre 190 paesi; l’iniziativa è voluta fortemente dal Vice Presidente del Consiglio degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani e dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, organizzata da maeci e MiC con il contributo del Comune di Napoli; la conferenza UNESCO verrà infine inaugurata da un messaggio di saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e riunirà i rappresentanti ed esperti degli Stati membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Napoli per tre giorni sarà capitale mondiale della cultura, così esordisce il ministro della Cultura Sangiuliano il quale ricorda come durante lo svolgersi di tale iniziativa si discuterà di patrimonio culturale immateriale e Napoli, che è una fusione di molte civiltà fiorite nel Mediterraneo, sarà il palcoscenico ideale per poter vedere confrontarsi diverse autorità culturali internazionali su tali tematiche estremamente importanti ed attuali.
Tra i principali punti rientrano gli effetti che un turismo troppo eccessivo e di massa sta portando in alcune grandi città, sugli impatti che quest ultimo genera sui territori e sula popolazione stessa di riferimento, inoltre in questi giorni all’interno delle sedi di palazzo Reale avverranno anche incontri, seminari sulla tutela del patrimonio culturale in aree di conflitti o di crisi ma anche sul contrasto al traffico illegale dei beni culturali.
Napoli quindi farà da guida per l’Italia nell’ambito della cultura.

Durante la conferenza è prevista anche una parentesi sulla tutela e sulla valorizzazione del patrimonio degli Stati extra europei ed in particolar modo all’Africa.
La conferenza si chiuderà mercoledì nel pomeriggio con la stesura di un documento programmatico in cui la Direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani e il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano stileranno una lista punti e raccomandazioni rivolte agli Stati membri dell’Unesco per una più efficace tutela del patrimonio elaborata appunto sulle proposte degli esperti riuniti in questi giorni.

La Conferenza
La conferenza è rivolta in particolar modo ad esperti del patrimonio proveniente da tutto il mondo e Napoli viene raccontata dal ministro Sangiuliano come la città ideale e giusta per ospitare une vento di questo tipo.
Ci sarà il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in collegamento con la Farnesina il quale sottolinea quanto la scelta di Napoli sia significativa anche per riflettere sull’equilibrio tra identità dei luoghi e la presenza massiva dei turisti sulle città.
Il sindaco ringrazia i ministri Tajani e Sangiuliano per aver scelto la città per tale conferenza e si impegna a lavorare a fondo per accogliere i delegati di tutto il mondo e lavorare in sinergia con i ministeri.

I punti essenziali
Napoli viene considerata come capitale culturale del Mediteranneo e viene presentata ai delegati Unesco in tutta la sua bellezza; un sud quindi tutto da raccontare e scoprire sottolinea Tajani in cui sono avvenute intrecci di diverse civiltà.
L’Italia è il paese che ha il primato di siti Unesco e siccome la cultura rappresenta sempre un messaggio di pace, tale evento può portare maggiori riflessioni affinché il Mediterraneo stesso, che sta vivendo momenti di grossa difficoltà, si trasformi in un luogo di pace.

L’evento dunque accenderà grossi riflettori sulla città ma rappresenta anche una grossa sfida anche per il Governo e Sangiuliano ricorda di come sia importante porre nell’agenda Unesco delle questioni nuove come i problemi relativi all’affollamento turistico di alcune grandi città e la lotta internazionale al trafugamento delle opere d’arte.

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