Occupazione abusiva: Sequestro di 19 immobili a Napoli collegati alla criminalità organizzata nel quartiere Pizzofalcone. Indagine in corso.

Un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di Napoli su richiesta della Procura partenopea è stato eseguito dalle forze dell’ordine a carico di 20 persone individuate quali occupanti abusivi di 19 immobili nel plesso di edilizia pubblica di via Egiziaca a Pizzofalcone 35, a ridosso di piazza del Plebiscito. A seguito dell’occupazione abusiva di un immobile avvenuta alla fine dello scorso anno ai danni di una 90enne, è stata avviata un’indagine a largo raggio relativa agli immobili di edilizia pubblica nel comune di Napoli. Le denunce sono partite dall’allora consigliere regionale e oggi deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, dal parroco della chiesa di Pizzofalcone e dalla famiglia della signora 90enne che non è mai potuta tornare nella propria abitazione. Gli accertamenti svolti dalla Squadra Mobile, dal Commissariato San Ferdinando, dal Nucleo investigativo del Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Napoli, dalla Guardia di Finanza di Napoli e dalla Polizia Locale di Napoli hanno consentito di individuare all’interno del palazzo 35 immobili occupati abusivamente da soggetti che sarebbero riconducibili a contesti di criminalità anche organizzata.
“Quando iniziammo questa battaglia – dichiara il deputato Francesco Emilio Borrelli oggi sotto scorta a causa delle sue denunce e conseguenti aggressioni – i clan si erano impossessati del palazzo da decenni. Su un piano era stata organizzata una piazza di spaccio, in alcune case erano nascosti pericolosi latitanti, alcuni boss hanno scontato i domiciliari nelle case di persone cacciate con le minacce o con la forza. Le persone con regolare contratto di fitto sono oramai pochissime. Bisogna proseguire con la bonifica e presidiare il palazzo con la massima attenzione. Va fatta una bonifica definitiva dai clan. Infatti nelle ultime settimane è stato lasciato un appartamento dall’inquilino abusivo ma lo stesso è stato già rioccupato. Si tratta del noto terzo piano della scala b.
Sempre negli ultimi giorni un altro appartamento con inquilino abusivo è stato oggetto di tentativo di occupazione da parte ci una clan nonostante l’inquilino abusivo stesse dentro. Questo avviene perchè gli abusivi soprattutto quelli legati alla camorra ovviamente non denunciano e si sottraggono appartamenti tra loro ogni volta che una famiglia criminale diventa più debole e non ha abbastanza uomini per difendere tutte le abitazioni occupate illegalmente. La vicenda di Pizzofalcone è emblematica per comprendere il radicamento e la violenza della criminalità organizzata sul nostro territorio”.

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