Napoli, anziani deceduti in casa di cura. Saranno riesumati per l’autopsia

Saranno riesumati i corpi dei due anziani deceduti due settimane fa nella casa di cura di Corso Vittorio Emanuele 656. Si cercherà di stabilire se vi sono eventuali nessi tra il presunto maltrattamento avvenuto nella struttura sequestrata due giorni fa e il decesso.

Verranno inoltre acquisite le cartelle cliniche dei due anziani per capire se sono stati somministrati loro medicinali e se hanno ricevuto terapie. Verranno accertati segni di denutrizione e la presenza di violenze.

Si ipotizza anche l’intossicazione da sedativi, di cui, secondo le intercettazioni, si sarebbe fatto ampio uso nella casa di cura. “La manager si insospettisce per la velocità con cui finiscono i medicinali, tanto da chiedere spiegazioni e affrontare la questione in una riunione ad hoc”, ha scritto il gip che ha firmato sette ordini di arresti.

Le violenze

Altre intercettazioni captate negli ultimi mesi riguardano violenze e maltrattamenti. In una di queste, Postiglione (che è fra gli arrestati) si rivolge ad una paziente, dicendole “ho messo la cinta, vedi? Seduta e legata devi stare”. “Ti devo stringere forte? A posto!”, prosegue Postiglione nell’intercettazione. A quel punto, la paziente dice: “Ma che cosa vuoi? Che stringi? Che stringi così forte?”

Oltre alle intercettazioni, agli atti anche alcuni messaggi WhatsApp di condomini che avevano scattato, dai loro balconi, delle foto alle lenzuola appoggiate sui davanzali, commentando le pessime condizioni igieniche.

Lascia un commento