La Corte Costituzionale esaminerà il caso Cospito il 18 aprile. Al CSM è stata avviata una pratica per proteggere i giudici di Cospito

La Corte Costituzionale affronterà il caso Cospito in un’udienza pubblica il 18 aprile. L’udienza riguarderà l’ordinanza con cui la Corte d’Assise d’Appello di Torino ha sospeso il processo all’anarchico per i due ordigni davanti alla Scuola allievi carabinieri di Fossano, e ha sollevato la questione di legittimità costituzionale in relazione a una norma del codice penale che non consente al giudice di considerare prevalente la circostanza attenuante dei fatti di lieve entità in caso di reato di strage politica, come nel caso di Cospito. Nel frattempo, il CSM ha avviato una pratica per tutelare tutti i giudici che si sono occupati del caso Cospito, a causa di una “denigrazione generica e generalizzata” subita da parte degli anarchici. Il medico che ha visitato Cospito ha riferito che il prigioniero è lucido e determinato a proseguire lo sciopero della fame, nonostante i rischi per la sua salute. Inoltre, sono aumentate a 47 le persone denunciate per i disordini avvenuti durante il corteo anarchico a Torino in solidarietà con Cospito, e 28 persone sono state sottoposte a foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Torino per un periodo che varia da uno a tre anni.

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