“L’allarme di Legambiente: siamo privi di risorse idriche”

Secondo i dati di Cima Research Foundation citati da Legambiente, la situazione idrica in Italia sta diventando sempre più critica: nel bacino del Po, l’acqua è diminuita del 61%, mentre la neve caduta sulle Alpi è diminuita del 53%. Questo sta causando problemi per i laghi e i fiumi e tre delle sette autorità di distretto del Fiume Po, dell’Appennino settentrionale e dell’Appennino centrale hanno dichiarato uno stato di severità idrica “media”.

Legambiente sta sollevando l’allarme sulla siccità e chiedendo al governo di sviluppare una strategia nazionale per affrontare la questione. Secondo il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti, è importante agire subito per ridurre i prelievi di acqua in tutti i settori e per tutti gli usi per evitare di raggiungere un punto di non ritorno. Serve anche una strategia idrica nazionale con un approccio circolare.

Legambiente ha proposto una strategia strutturata in otto punti per affrontare la questione della siccità, che prevede interventi a breve, medio e lungo termine per favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici e ridurre i prelievi di acqua. Gli interventi proposti includono la ricarica controllata della falda, il recupero delle acque piovane, interventi strutturali per rendere più efficiente il ciclo idrico integrato, l’implementazione del riuso delle acque reflue depurate in agricoltura, la riconversione del comparto agricolo verso colture meno idroesigenti e metodi irrigui più efficienti, e l’introduzione di misure di incentivazione e defiscalizzazione in tema idrico.

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