Ischia, Frana a Casamicciola: La ricerca continua, si scava anche a mani nude

di Alessandra Ferrara

Continuano le ricerche dei soccorritori dopo la colata di fango che sabato mattina ha travolto intere abitazioni e provocato notevoli danni a Casamicciola

PROSEGUONO LE RICERCHE, SI SCAVA ANCHE CON LE MANI

Si continua a scavare anche con le mani fra fango e macerie a Casamicciola, il comune dell’isola d’Ischia travolto da una frana intorno alle cinque del mattino del 26 novembre. Dalle stime i dispersi sono ancora quattro, otto i corpi ritrovati, perlopiù nella zona di via Celario.

LE VITTIME ACCERTATE

A essere recuperato per primo è stato il corpo di Eleonora Sirabella, la 31enne prima vittima ufficiale della tragedia che ha colpito la comunità isolana. Eleonora era con il marito quando la furia della frana ha travolto la casa: di lui ancora nessuna traccia. Il settimo cadavere ritrovato ieri è invece quello di un’altra donna, Nikolinca Gancheva Blagova, 58enne di nazionalità bulgara.

I FRATELLINI MORTI

Durante le ricerche di ieri sono stati ritrovati i cadaveri di due fratelli, Francesco e Maria Teresa Monti, rispettivamente di undici e sei anni. Della famiglia Monti mancano ancora all’appello il papà, la mamma ed un altro figlio.

LA TRAGEDIA DEL NEONATO DI 22 GIORNI MORTO CON I GENITORI

Ad essere ritrovati anche i componenti di un altro nucleo familiare, quello composto da Maurizio Scotto Di Minico, 32 anni, Giovanna Mazzella, 30 anni compiuti l’11 novembre, e del loro figlio GiovanGiuseppe, nato il 4 novembre di quest’anno: 22 giorni di vita quando è stato travolto dalla frana.

I tre, da quanto apprende la Dire, si trovavano a casa della mamma di Giovanna che è riuscita a fuggire scappando da una finestra. La donna, che non si dà pace, è tra le persone ospitate in albergo. La famiglia Monti e quella del piccolo GiovanGiuseppe abitavano in due edifici fra loro vicini.

APERTA INCHIESTA PER DISASTRO COLPOSO

La procura di Napoli ha aperto un fascicolo che ha come ipotesi di reato quella di disastro colposo. Nessun nome risulta per il momento iscritto nel registro degli indagati. L’atto formale abilita i pm a compiere una serie di accertamenti che si sostanzieranno anche dei rilievi, fra gli altri, effettuati dai carabinieri Forestali. “I loro rilievi – aveva annunciato il comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, il generale Enrico Scandone, a margine di un tavolo del Centro coordinamento soccorsi – saranno messi a disposizione dell’autorità giudiziaria”.

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