Notizie brevi di oggi in Campania

 Di Giada Russo

Coppia da Parigi a Napoli per operare neonato al Federico II

“Grazie alle tecnologie avanzate di cui disponiamo”, sottolinea il chirurgo Ciro Esposito, “siamo riusciti ad invertire il flusso migratorio dei pazienti pediatrici che, fino ad alcuni anni fa, dal Sud si affidavano ai centri del nord Italia; oggi, invece, tante famiglie da tutta Europa fanno riferimento alla Federico II”.

Da Parigi a Napoli per superare la grave malformazione congenita alle vie urinarie diagnosticata al figlio: è la storia di Emma e Bernard, coppia francese che ha deciso di far operare il neonato presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.

La donna, di origini partenopee ma da anni trapiantata a Parigi, ha scoperto al quinto mese di gravidanza della malformazione del figlio. Poi, da internet e da pediatri francesi, hanno appreso dell’esistenza, all’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, di uno dei centri più avanzati in Europa per la correzione delle malformazioni congenite pediatriche. Quindi si sono messi in contatto con il professor Ciro Esposito, direttore della Unità Operativa Complessa di Chirurgia Pediatrica del Policlinico Universitario; il chirurgo oggi ricorda che quando “fui contattato, spiegai ai futuri genitori che, in caso di malformazioni congenite diagnosticate in epoca prenatale, il parto doveva essere effettuato presso la ginecologia di un centro di 3° livello, dotato di una terapia intensiva neonatale per la stabilizzazione del neonato dopo la nascita e di una chirurgia pediatrica in grado di intervenire immediatamente. Servizi e percorsi di cui l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II è dotata”.

Dopo aver deciso di affidarsi all’équipe della Federico II, il piccolo è così nato a Napoli il 12 agosto scorso, con un peso di 3,5 chili e grandi occhi azzurri; cinque giorni dopo è stato operato dall’équipe della Federico II guidata da Esposito. “Il neonato – spiega il chirurgo pediatrico – è stato operato con tecniche endourologiche e con l’uso della tecnologia laser. Il piccolo è stato già dimesso, tre giorni dopo l’intervento, e sarà seguito dalla nostra équipe fino all’adolescenza, in questo caso anche in collaborazione con i colleghi francesi, per monitorare costantemente la regolare funzionalità renale. Grazie alle tecnologie avanzate di cui disponiamo – aggiunge Esposto – tra cui laparoscopia, toracoscopia, chirurgia robotica, endourologia, laser chirurgia, realtà virtuale, tecnologia multimediale integrata HD, 3D, 4K, siamo riusciti ad invertire il flusso migratorio dei pazienti pediatrici che, fino ad alcuni anni fa, dal Sud si affidavano ai centri del nord Italia; oggi, invece, tante famiglie da tutta Europa fanno riferimento alla Federico II”.

Emozionati e soddisfatti i genitori del piccolo ed anche i nonni paterni, anche loro venuti a Napoli: “Nulla da invidiare ai Centri francesi, la Chirurgia Pediatrica della Federico II è davvero un’eccellenza” hanno commentato.

 

 

Gino Cogliandro, attore e cabarettista napoletano famoso per essere stato membro del trio comico Trettré, è morto all’età di 72 anni

Il trio di cui Cogliandro faceva parte, insieme a Mirko Setaro e Edoardo Romano, ha cominciato a muovere i propri passi nel 1975, col nome de I Rottambuli e con una formazione che vedeva al suo posto Peppe Vessicchio, il quale poi ha lasciato per indirizzarsi alla carriera musicale. Il gruppo, rinominatosi I Trettré con l’ingresso di Cogliandro, dopo la gavetta nell’ambito dell’avanspettacolo e dei locali notturni è diventato celebre a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, prima con la partecipazione al programma televisivo Drive In e poi con I-taliani e tante edizioni di Buona Domenica. Nello stesso periodo i tre hanno affiancato Paolo Villaggio nei programmi Un fantastico tragico venerdì e Che piacere averti qui, conquistando così una notevole fama presso il pubblico televisivo. Una volta scioltisi, i Trettré hanno perseguito individualmente carriere in televisione, cinema e teatro

Bollettino Covid Campania

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