Ucraina, la Russia annuncia la fine della prima fase. Possibile fine della guerra il 9 maggio

La Russia ha annunciato la fine della prima fase della guerra in Ucraina. “Gli obiettivi principali della prima fase dell’operazione sono, in generale, stati raggiunti”, ha detto il colonnello Sergei Rudskoy, capo dell’ “operazione speciale” in Ucraina, citato dall’agenzia di stampa Interfax. “Il potenziale di combattimento delle forze armate ucraine è stato considerevolmente ridotto. Questo rende possibile concentrarsi sugli sforzi cruciali per raggiungere l’obiettivo principale, vale a dire la liberazione del Donbass”, ha aggiunto.

Sembrerebbe quindi registrarsi un cambiamento degli obiettivi della guerra russa in Ucraina: non più la “demilitarizzazione” e la “denazificazione” dell’intero Paese, ma la sola conquista del Donbass. L’intenzione dei russi, infatti, secondo alcune fonti diplomatiche, potrebbe essere quella di concludere la guerra il 9 maggio, anniversario della vittoria dell’Unione Sovietica nella Seconda guerra mondiale. Il termine del conflitto sarebbe già stato comunicato anche alle truppe.

Con l’abbandono dei primi obiettivi, il colonnello Rudskoy ha giustificato la prima fase spiegando che le “opzioni” erano “due. La prima era quella di limitare le azioni solo al territorio delle Repubbliche popolari di Luhansk e Donetsk, entro i confini amministrativi delle regioni. In questo caso però, gli ucraini avrebbero potuto continuamente rifornire le loro forze. Quindi, è stata scelta la seconda opzione, che contempla azioni sull’intero territorio dell’Ucraina, con interventi per la sua demilitarizzazione e denazificazione”.

“Il progredire dell’operazione – ha proseguito Rudskoy – ha confermato che questa decisione è stata quella giusta. È stata presa dallo stato maggiore in stretto rispetto del piano approvato”.

“La demilitarizzazione dell’Ucraina è stata raggiunta sia con armi di precisione contro strutture e basi militari, aerodromi, posti di comando, arsenali e magazzini militari, e con i militari che hanno schiacciato i gruppi nemici all’opposizione”.

Secondo questa nuova narrazione, le operazioni della prima fase sarebbero quindi servite semplicemente a distrarre l’esercito ucraino e dirottarlo dal sudest.

L’annuncio russo sulla fine della prima fase, secondo funzionari occidentali, rappresenterebbe la prova del fallimento di Mosca nel raggiungere gli obiettivi iniziali. “La Russia – afferma un funzionario occidentale – sta riconoscendo che non può perseguire le sue operazioni su molteplici assi”.

Andriy Yermak, capo dell’Ufficio del presidente Zelensky, tuttavia si mantiene cauto sulla possibilità che la Russia abbia abbandonato i piani per occupare tutto il resto dell’Ucraina. “E’ molto pericoloso fare una prognosi pubblica prima che la guerra sia finita, soprattutto quando stai combattendo contro uno degli eserciti più grandi del mondo”, ha detto Yermak al Financial Times.

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