La Russia torna a minacciare Svezia e Finlandia: “Gravi conseguenze se entrano nella Nato”

di Francesco Caputi

 

E’ di alcuni giorni fa la notizia secondo cui la maggioranza dei finlandesi, da quanto si evince dai sondaggi, è favorevole all’adesione del Paese alla NATO, a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. “C’è stato un cambiamento storico – dice l’ex primo ministro finlandese Alexander Stubb – una vera inversione di tendenza: penso che le persone siano guidate correttamente da quello che ho definito una paura razionale, la paura che la Russia possa fare la stessa cosa alla Finlandia o alla Svezia”.

Dopo aver consultato i partiti del parlamento finlandese sulla loro posizione sull’adesione alla NATO, la premier finlandese Sanna Marin ha affermato che il Paese rivedrà in primavera la sua politica di sicurezza. “I leader dei partiti hanno convenuto che l’ambiente della politica estera è cambiato in modo significativo dopo l’attacco della Russia all’Ucraina. L’Europa è in guerra. Dobbiamo ammetterlo”, ha detto Marin in un incontro con la stampa.

Fra i partiti finlandesi, il partito conservatore della Coalizione Nazionale ha da sempre sostenuto l’entrata del Paese nell’Alleanza atlantica.

La Svezia invece si dimostra più cauta sull’adesione alla NATO. “Se lo facessimo ora – ha affermato in conferenza stampa la premier svedese Magdalena Andersson – si destabilizzerebbe ulteriormente questa parte dell’Europa”. E anche la politica svedese appare più divisa sulla questione rispetto a quella finlandese, con la sinistra favorevole alla neutralità, e la destra, al contrario, favorevole all’entrata del Paese nella NATO.

La minaccia della Russia

Mosca guarda con preoccupazione all’eventuale adesione dei due Paesi all’Alleanza atlantica, e torna a minacciare ritorsioni. “È ovvio che la loro adesione all’Alleanza, che è in primo luogo un’organizzazione militare, comporterebbe conseguenze politiche e militari che richiederebbero la necessità di rivedere le relazioni con questi Paesi e adottare misure di ritorsione”, ha detto ad Interfax Sergei Belyayev, direttore del secondo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo.

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