Alessandra Clemente a sostegno dei lavoratori del Trasporto Scolastico: “Istituiremo cedole comunali per le famiglie in difficoltà”

Quindici mesi di lavoro intermittente tra mille difficoltà legate all’emergenza coronavirus, i lavoratori del trasporto scolastico chiedono maggiore attenzione per il servizio che svolgono. Questo pomeriggio hanno incontrato la candidata sindaco di Napoli Alessandra Clemente, di fronte al comitato elettorale “FareLab” in via Nazario Sauro 23.

“Una categoria mai degnamente rappresentata all’interno delle istituzioni – ha spiegato Alessandra Clemente parlando dei “pulmini gialli” -. Un servizio di qualità per le bambine e i bambini della città – aggiunge -, che garantisce loro sicurezza, soprattutto in un momento in cui il trasporto pubblico ha vissuto e vive tutt’ora particolari sofferenze a causa della contigentazione per l’emergenza Covid.
Oggi la priorità deve essere il ritorno a scuola in presenza per tutti gli istituti di ogni ordine e grado ed è impensabile far sì che ciò avvenga senza contare sul supporto dei tanti autisti impiegati in questo settore.

Il trasporto scolastico pubblico – continua la candidata – migliora la qualità della vita delle famiglie con figli che frequentano le scuole aiutando i genitori che lavorano e permette di decongestionare il traffico cittadino con conseguenze evidenti anche dal punto di vista ambientale. É un servizio che il Comune deve rendere stabile e potenziare per permettere a tutti di poterne usufruire. In questo senso – dice Clemente – nelle politiche a sostegno delle famiglie che vogliamo attuare c’è certamente l’istituzione di cedole per le famiglie a basso reddito che non possono permettersi di pagare questo tipo di prestazioni. Anche attraverso provvedimenti di questo tipo passa il diritto allo studio, tema che dobbiamo avere a cuore in una città a forte dispersione scolastica come Napoli.

Il supporto alle famiglie deve essere garantito anche nelle ore immediatamente prima e dopo l’ingresso e l’uscita da scuola e non solo nei mesi dell’apertura delle scuole. Per questo – conclude – pensiamo a un servizio di trasporto pubblico scolastico attivo 12 mesi l’anno, utile ad esempio ad accompagnare i ragazzi ai campi estivi o nei luoghi dove si svolgono le attività sportive”.

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