Pasqua amara per i BeB tra prenotazioni non consentite e vendite dubbie

Prenotano per una sola notte per organizzare possibili  feste private.  Aumentano questi strani casi segnalati all’Abbac da alcuni gestori di b&b e case vacanze che in queste ore stanno ricevendo prenotazioni di una sola notte, di gruppi di giovani. Una medesima attività che si era verificate durante le festività natalizie.
Accade soprattutto nell’hinterland napoletano. Ma poi c’è il paradosso di chi non intende accettare queste prenotazioni sospette ma il portale online  minaccia l’addebito dell’importo qualora non accetti. Il caso sta interessando in queste ore l’ufficio legislativo dell’Abbac che intende inviare un reclamo al noto portale.  Ma non mancano casi singolari che rendono ancora più complicato questo periodo di pandemia con le gravi ripercussioni economiche sul settore.

Una Pasqua amara

Il presidente di Abbac Agostino Ingenito ha raccontato a riguardo un episodio, che gli è stato segnalato da una persona di Ercolano. “L’altra settimana una gestrice di Ercolano mi ha informato che gli ospiti che aveva in casa, dopo aver pagato le prime due notti, avevano confermato altri successivi pernotti che avevano consumato ma poi sono andati via senza pagare” racconta Ingenito “mentre a Castellammare di Stabia abbiamo un gestore associato che ha denunciato l’occupazione delle camere di un b&b da parte di un ospite che da settimane  non intende lasciare l’abitazione in cui risiede fra l’altro lo stesso gestore. Siamo inoltre all’esasperazione, una pasqua amara per i nostri gestori costretti ancora una volta a rinunciare a redditi che non vedono da mesi mentre gli enti locali continuano a pretendere la tari e i tributi locali e nessun ristoro è stato previsto per gli integrativi del reddito”.

Le vendite sospette

Per Ingenito, è anche poco utile evocare la sospensione delle scie amministrative perché non consentono di ridurre i costi di gestione ed evidenzia come appaia “nebulosa la modalità di contratti di affitto temporaneo, con ulteriori costi e modalità non omogenee sui territori con accordi di programma inapplicati e tariffe troppo variabili”. Un’ultima preoccupazione, sottolinea sempre il presidente, è la segnalazione di dubbie vendite di attività ricettive nel centro storico di Napoli e, aggiunge “non mancano online degli annunci di chi propone affari di vendita di immobili con tanto di autorizzazioni di b&b e case vacanze che per legge non possono essere cedibili. Occorre dare risposte al nostro comparto fiaccato da una crisi senza fine, la stagione appare lontana e di difficile visione se le vaccinazioni non saranno garantite”.

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