Campania, completato il piano vaccinale: pronti 28 hotspot per ricevere le prime dosi

Di Antonio Alifano

Alla Regione primo lotto di 154 mila fiale di vaccino a partire dal 15 gennaio. Priorità al personale sanitario e socio-sanitario, a seguire ospiti e dipendenti delle RSA. Almeno una cella frigorifero per struttura, se non sufficienti il commissario Arcuri si impegnerà nella fornitura delle mancanti.

La modalità di distribuzione

La Regione Campania ha inviato a Roma al ministero della salute e al commissario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri, il piano vaccinale aggiornato in relazione ai propri fabbisogni in merito alla prima fornitura di fiale da parte di Pfizer. Enrico Coscioni, consigliere della Regione Campania per la sanità e presidente dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), informa sulle modalità di distribuzione del primo lotto Pfizer “A partire dal 15 gennaio ogni giorno sarà quello buono per partire. La Pfizer in Italia distribuirà direttamente ai 296 punti vaccinali identificati in tutte le regioni. I primi due lotti destinati al personale sanitario e socio-sanitario a qualunque titolo impiegato in Asl ospedali e in altre strutture sanitarie pubbliche e private. Subito dopo si passerà al personale e agli ospiti delle Residenze per anziani.”

Il piano vaccinale

In Campania sono destinate 154 mila fiale di vaccino (in doppia dose), per un totale di 1.8 milioni in tutta Italia. Dal primo febbraio sarà consegnato il secondo lotto, sempre di 154 mila fiale su un totale italiano di 2.5 milioni di dosi, raggiungendo così le 4.3 milioni di unità complessive. In Campania le fiale saranno consegnate ai 28 hotspot, selezionati tra tutti gli ospedali regionali, e somministrate secondo l’ordine prioritario stabilito dal ministero della salute. I richiami per l’antidoto andranno fatti tra il diciannovesimo e il ventitreesimo giorno successivo alla prima iniezione. Conclusa questa prima fase si passerà alla vaccinazione degli anziani e operatori RSA. Secondo Coscioni questo modo operativo consentirà una vaccinazione protetta e inoltre aggiunge “Per ogni puntura è stimato che occorrano circa 10 minuti, ma il soggetto vaccinato dovrà restare almeno 15 minuti in osservazione per ragioni di sicurezza onde accertare che non vi siano reazioni avverse”. Il tutto deve essere eseguito con accortezza e precisione, considerando il tempo limite di due ore per la preparazione e somministrazione del vaccino da dopo lo scongelamento delle fiale (per Pfizer).

Le celle frigorifero

Il presidente dell’Agenas inoltre sottolinea l’avvenuta consegna della relazione amministrativa intorno alla disponibilità di celle frigorifero per centro vaccinale. Dovrebbe essercene almeno una per ogni hub. Nel caso fossero insufficienti il commissario Arcuri ha assicurato il proprio intervento per la fornitura delle mancanti. Ulteriori verifiche saranno fatte, ed entro il 18 dicembre, come in tutte le regioni italiane, dovrà essere inviato il primo report sulle reali condizioni delle Asl e aziende ospedaliere della Campania.
Enrico Coscioni spende le sue ultime considerazioni intorno agli altri vaccini, Moderna e Astra Zeneca: i tempi di distribuzione saranno più lunghi ma in compenso per i due antidoti anti Covid non saremo legati da una catena del freddo così rigida. Ciò semplificherà la somministrazione su larga scala.

Lascia un commento