Stati Uniti, un altro afroamericano ucciso dalla polizia. Proteste a Los Angeles

di Francesco Caputi

 

Un afroamericano di 29 anni, identificato come Dijon Kizzee, è stato ucciso ieri a colpi di pistola da due agenti di polizia nel quartiere di Westmont, a sud di Los Angeles.

L’uomo stava circolando in bicicletta senza rispettare il codice stradale e per questo motivo i due agenti avrebbero tentato di fermarlo. Kizzee, dopo aver ricevuto l’ordine di fermarsi, avrebbe gettato a terra la bicicletta e avrebbe iniziato a scappare per un isolato mentre i poliziotti lo inseguivano. Quando lo hanno raggiunto, l’uomo avrebbe preso a pugni in faccia uno degli agenti e, nel farlo, avrebbe lasciato cadere a terra dei vestiti che stava trasportando. Secondo il vicesceriffo Brandon Dean, i due agenti avrebbero visto una pistola tra i vestiti caduti per terra e avrebbero così aperto il fuoco. I poliziotti, secondo Dean, avrebbero sparato una ventina di volte.

Alcune ore dopo l’accaduto, i manifestanti hanno iniziato a radunarsi, e a scandire gli slogan tipici delle proteste antirazziste degli ultimi mesi, come “No justice, no peace” e “Black Lives Matter”. Dopo mezzanotte, oltre 100 manifestanti hanno marciato sulla Imperial Highway.

Trump in visita a Kenosha accusa i manifestanti di “terrorismo interno”

Nonostante il governatore del Winsconsin e il sindaco di Kenosha avessero chiesto a Trump di non visitare la città per evitare un peggioramento della situazione, il presidente degli Stati Uniti si è recato a Kenosha, dove ha voluto visitare le zone più danneggiate dai manifestanti. “Non è certo stata una protesta pacifica, ma si tratta di un vero terrorismo interno”, ha affermato Trump durante la sua visita. “Tutti i problemi che abbiamo nelle città, come New York e Chicago, provengono dai democratici”, ha aggiunto, accusando il sindaco democratico di Kenosha di essere uno “stupido” e di difendere gli “anarchici radicali”.

Trump ha successivamente partecipato a una tavola rotonda, dove ha ribadito il suo sostegno alle forze dell’ordine. “Dovete essere decisi, duri, forti ed essere disposti a mettere dentro le persone”, ha detto, rivolgendosi ai poliziotti.

Trump difende il 17enne che ha ucciso due manifestanti

In mattinata, il presidente aveva difeso Kyle Rittenhouse, il 17enne che ha ucciso due persone durante le proteste di martedì scorso. “Stiamo valutando le sue azioni, ma avete visto il video. Lui stava cercando di scappare dai manifestanti, suppongo, ed è caduto e lo hanno attaccato molto violentemente. Probabilmente lo avrebbero ucciso”, ha detto Trump. Rittenhouse è attualmente rinchiuso nella prigione di Lake County e dovrà affrontare tre capi d’accusa, due per omicidio e uno per tentato omicidio.

Un video mostra il 17enne, armato di fucile mitragliatore, correre in un parcheggio a Kenosha, mentre è inseguito da un uomo bianco di 36 anni, Joseph Rosenbaum, il quale, dopo aver lanciato contro il ragazzo quello che sembra essere un sacchetto di plastica, viene colpito cinque volte e ucciso. Un altro manifestante, Anthony Huber, 26enne bianco, cerca di colpire Rittenhouse con uno skateboard per disarmarlo, ma il 17enne gli spara al petto, uccidendolo. Rittenhouse, in seguito, ferisce al braccio un terzo manifestante, che, secondo i documenti del tribunale, era armato di pistola.

Trump non prende le distanze dalle milizie di suprematisti bianchi e neanche dalle violenze della polizia. Ieri, durante un’intervista a Fox News, Trump ha addirittura paragonato i poliziotti che fanno un uso eccessivo della forza ai giocatori di golf che “vanno in palla” e sbagliano il tiro in buca. “Vanno in palla. Come in una partita a golf, sbagliano un tiro di un metro”, ha detto Trump. “Sparando al ragazzo alla schiena molte volte, hanno toppato – ha detto ancora Trump, riferendosi a Jacob Blake – Beh, avrebbero potuto fare qualcosa di diverso, avrebbero potuto lottare con lui, no? Ma sai nel frattempo lui avrebbe potuto impugnare un’arma. Sai che c’è, hanno toppato. Proprio come in un torneo di golf, perdendo un colpo facile”.

Anche Biden andrà a Kenosha

Anche Joe Biden visiterà “il prima possibile” Kenosha per sostenere “la polizia e la Guardia Nazionale”. Lo ha annunciato il presidente del Partito Democratico Tom Perez, il quale ha aggiunto che Biden “vuole essere sicuro di riuscire a parlare a tutti”, comprese le famiglie dei due manifestanti uccisi durante le proteste.

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