Coronavirus, mini zona rossa a Sant’Antonio Abate

di Francesco Caputi

 

Mini zona rossa a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli. E’ quanto ha comunicato con un’ordinanza il governatore Vincenzo De Luca. La decisione arriva dopo i 19 casi di coronavirus legati ad un dipendente del ristorante La Sonrisa.

L’ordinanza prevede “fino al 25 agosto 2020, la chiusura delle strutture ricettive ‘La Sonrisa” e ‘Hotel Villa Palmentiello’ ” ed impone “ai cittadini aventi residenza, domicilio o dimora nella via Croce di Gragnano nel territorio di Sant’Antonio Abate (NA)” l’ “obbligo di isolamento domiciliare, con divieto di allontanamento dalle dette abitazioni fino al 14 agosto 2020”. Non è consentito uscire neanche “per lo svolgimento di attività lavorativa”. “Obbligo di isolamento domiciliare fiduciario fino al compimento di 14 giorni dalla data dell’evento” anche per i “soggetti, residenti nella regione Campania,  che abbiano partecipato, negli ultimi 14 giorni, a feste ed eventi presso le strutture ricettive di cui al punto 1 (La Sonrisa e Hotel Villa Palmentiello, ndr)”.

Infine, “a tutti i cittadini residenti in Campania che facciano rientro da vacanze all’estero con tratte dirette o attraverso scali o soste intermedie nel territorio nazionale è fatto obbligo di segnalarsi alla competente ASL per essere sottoposti a test sierologici e/o tamponi”.

La dichiarazione del governatore De Luca

“E’ indispensabile avere il massimo rigore e assumere decisioni immediate per spegnere da subito ogni focolaio di contagio. Occorre chiamare a rispondere anche sul piano penale quegli operatori che subordinano la vita delle persone ai propri affari, ignorando le regole di sicurezza. Registriamo intanto due fenomeni gravi: l’abbassamento forte dell’età dei contagiati; e il dilagare di contagi importati da altri Paesi, anche da parte di nostri connazionali. Rivolgo al Governo una richiesta precisa: si organizzi ad horas un piano specifico di controlli capillari che mobiliti in maniera massiccia e quotidiana tutte le forze dell’ordine, per garantire il rispetto delle norme anti Covid. E’ impensabile che si possa gestire con efficacia questa fase transitoria senza questi interventi. L’assenza di un tale piano, unito a comportamenti irresponsabili di singoli cittadini e operatori, è destinato a produrre una nuova esplosione del contagio. Ho detto ripetutamente e ripeto: in queste condizioni c’è il rischio di non arrivare neanche a settembre, con il nuovo anno scolastico alle porte”.

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