Le brevi dall’ Italia e dal mondo oggi 05.08.20

a cura di Marisa Russo

Coronavirus: balzo contagi +384, 10 morti

Solo una regione senza nuovi casi, la Valle d’Aosta. Tamponi in aumento, 56.451

Secondo i dati del ministero della Salute nelle ultime 24 ore si sono registrati 384 nuovi casi (il giorno prima erano stati 190), per un totale di 248.803. Le vittime in un giorno sono invece 10, il doppio di martedì. Il totale dei morti dall’inizio dell’emergenza è di 35.181. Solo una regione senza nuovi casi, la Valle d’Aosta. Tamponi in aumento, 56.451.

Beirut: oltre 100 morti e 4mila feriti. L’Ue attiva la protezione civile

Il ministro della salute libanese Hamad Hasan consiglia a chiunque possa di andare via da Beirut, devastata ieri da due potenti esplosioni che hanno causato oltre 100 morti e 4.000 feriti. Hasan – citato dai media locali – afferma infatti che materiali pericolosi sprigionatisi nell’aria dopo le deflagrazioni potrebbero avere effetti a lungo termine mortali. Le squadre di soccorso stanno cercando oltre 100 persone ritenute disperse, riporta la Bbc.

Oltre 300 mila persone sono rimaste senza casa, ha detto il governatore della città precisando che, secondo una prima stima, i danni materiali ammontano a oltre tre miliardi di dollari. Lo scoppio ha causato gravi danni in circa la metà del territorio cittadino.

“La Ue ha attivato il meccanismo di protezione civile in seguito alla richiesta delle autorità libanesi, e coordinerà l’invio urgente di 100 pompieri altamente qualificati, con veicoli, cani ed attrezzature specializzati nella ricerca e salvataggio in zone urbane. Lavoreranno con le autorità libanesi per salvare vite”: lo annuncia il commissario alla gestione delle crisi, Janez Lenarcic. “La Ue è pronta a fornire assistenza e sostegno. Siate forti”: così in un tweet il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Anche l’alto rappresentante della politica estera, Josep Borrell, esprime “piena solidarietà e sostegno totale alle famiglie delle vittime, al popolo e alle autorità libanesi”.

“Preghiamo per le vittime e per i loro familiari, e preghiamo per il Libano, perché con l’impegno di tutte le sue componenti sociali politiche e religiose possa affrontare questo momento così tragico e doloroso, e con l’aiuto della comunità internazionale superare la grave crisi che sta attraversando”, ha detto il Papa nell’udienza generale.

È “un appello agli Stati del mondo” quello che il card. Bechara Boutros Rai, patriarca d’Antiochia e di tutto l’Oriente, presidente dell’Assemblea dei patriarchi e vescovi cattolici del Libano, lancia all’indomani della “misteriosa esplosione” che ha squarciato la capitale Beirut. “Beirut è una città devastata – scrive il cardinale nel suo appello inviato al Sir – è una catastrofe”. Il patriarca maronita parla di “una scena di guerra senza guerra”. Il cardinale libanese si rivolge a tutti gli Stati del mondo “per fornire aiuti immediati necessari a salvare la città di Beirut”.

Mattarella ha inviato al Presidente della Repubblica Libanese, Michel Aoun, un messaggio: “Ci stringiamo con affetto all’amico popolo Libanese. Il nostro pensiero va alle numerosissime vittime della tragedia e alle loro famiglie, mentre con viva speranza auguriamo ai feriti una pronta e completa guarigione”.

Enac: “Ryanair viola le norme antiCovid. O rimedia o stop”

 L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha scritto nei giorni scorsi a Ryanair, informando contestualmente l’omologa Autorità irlandese, “in merito alle ripetute violazioni delle norme sanitarie anti Covid-19, in vigore, disposte dal Governo italiano a protezione della salute dei passeggeri”. Enac precisa che se la compagnia non porrà rimedio imporrà “la sospensione di ogni attività di trasporto aereo negli scali nazionali, chiedendo al vettore di provvedere, contestualmente, alla riprotezione di tutti i passeggeri già in possesso di titolo di viaggio”.

Enac spiega che le Direzioni Aeroportuali hanno riscontrato che Ryanair “sistematicamente non si attiene alle disposizioni previste in Italia per limitare il rischio sanitario derivante dal coronavirus a bordo degli aeromobili in partenza e in arrivo negli aeroporti nazionali.

Non solo non viene osservato l’obbligo del distanziamento tra i passeggeri, ma anche le condizioni che consentono la deroga a tale distanziamento sono disattese.

L’Enac ha, pertanto, informato il vettore che, nell’interesse della salute pubblica, qualora dovessero perdurare da parte di Ryanair le violazioni delle norme e i comportamenti scorretti e irrispettosi delle misure sanitarie vigenti in Italia, l’Ente disporrà nei confronti della compagnia aerea un provvedimento di esclusione della possibilità di derogare all’obbligo del distanziamento, con la conseguenza che il riempimento dell’aeromobile sarebbe consentito solo fino al 50% della capacità.

Mamma e bimbo scompaiono dopo incidente su autostrada A20

 La Polizia di Stato sta cercando da ieri pomeriggio Viviana Parisi, 43 anni, e il figlio di 4 anni, scomparsi dopo essere stati coinvolti in un incidente stradale sull’autostrada A20 Messina-Palermo, all’altezza di Caronia.
Subito dopo il sinistro che ha coinvolto la sua vettura, la donna si sarebbe allontanata insieme al figlioletto nelle campagne circostanti, facendo perdere le proprie tracce. Tra le ipotesi, quella che la donna abbia perso l’orientamento. Ad avvertire le forze dell’ordine il marito, che non ha visto rincasare la donna e il bambino a Venetico (Messina) dove risiedono. Le ricerche sono tuttora in corso, la Polizia Stradale ha lanciato un appello a tutti coloro i quali siano in grado di fornire notizie utili per rintracciare i due scomparsi.

Sulla scomparsa di Viviana Parisi e del figlio Gioele Mondello indaga la Procura della Repubblica di Sant’Agata di Militello. L’apertura di un fascicolo va collegata alla necessità di chiarire i tanti punti oscuri della vicenda. Viviana Parisi, 43 anni, vive con la famiglia a Venetico, un piccolo paese vicino a Messina. Al marito Daniele Mondello, musicista e Dj come lei, ha detto che con il bambino si sarebbe recata in un centro commerciale di Milazzo. Avrebbe dovuto percorrere una trentina di chilometri. Invece ne ha percorsi oltre 104. La sua auto, un’Opel Corsa, che reca i segni di un banale incidente, è stata ritrovata dalla polizia stradale nei pressi della galleria Pizzo Turda a Caronia.

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