Russiagate, Trump commuta la sentenza al suo ex consigliere Roger Stone

di Francesco Caputi

 

L’ex consigliere di Trump Roger Stone non andrà in carcere dopo che il presidente Donald Trump gli ha commutato la sentenza. Questo non vuol dire che Stone sia stato graziato (manterrà la condanna sulla fedina penale), ma non dovrà passare 3 anni e 4 mesi in carcere. Roger Stone era stato accusato di aver ostacolato le indagini sul caso Russiagate macchiandosi di diversi reati quali intralcio alla giustizia, falsa testimonianza al Congresso e intimidazioni di testimoni.

In una nota della Casa Bianca, si afferma che “Stone è stato una vittima della bufala russa, che la Sinistra e i suoi alleati nei media hanno perpetuato per anni, con il tentativo di minare la presidenza Trump” e si condanna duramente il “pubblico e vergognoso spettacolo del suo arresto”. “Il signor Stone è un uomo di 67 anni, con numerose patologie, che non è mai stato condannato per un altro crimine. Invece di permettergli di consegnarsi da solo, hanno usato decine di agenti dell’FBI con armi automatiche ed equipaggiamento tattico, veicoli blindati e un’unità anfibia per eseguire prima dell’alba un raid della sua casa, dove viveva con sua moglie da molti anni. In particolare, le videocamere della CNN erano presenti per mandare in onda questo evento in tutto il mondo, nonostante avessero giurato di non esser stati avvertiti – era solo una coincidenza che fossero insieme con l’FBI di mattina presto”, si legge. Sempre nella nota, viene inoltre messa in discussione l’imparzialità della giuria che ha condannato Stone. Fra i giudici vi era infatti una donna che aveva scritto dei tweet contro Trump e i suoi sostenitori.

Il legale di Roger Stone ha affermato a CBS News che l’ex consigliere è “incredibilmente onorato per il fatto che il presidente Trump abbia usato il suo incredibile ed unico potere per questa azione di clemenza” e che i coniugi Stone “apprezzano la considerazione che il presidente ha riservato loro su questa questione”.

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