Coronavirus, Italia a porte chiuse. Tutti gli aggiornamenti a Napoli e in Campania GUARDA IL VIDEO

Coronavirus, gli aggiornamenti a Napoli e in Campania

L’Italia diventa “zona protetta” senza più distinzioni tra  Nord e Sud, tra aree compromesse dal coronavirus e aeree meno toccate dalla malattia del 2020 che sta mettendo in ginocchio il Paese e non solo. Ora l’Italia è diventata un’unica zona rossa con regole ben precise che sono scritte nere su bianco nel decreto della Presidenza del Consiglio e che lo stesso Premier ieri ha annunciato in una conferenza stampa indetta intorno alle 20.30. La Campania reagisce così: corse al supermercato per fare provviste  e  rispettare il nuovo decreto che prevede l'”isolamento domiciliare” per tutti, con eccezioni  solo per motivi di lavoro, spesa e poco altro. Niente assembramenti, niente feste, cene al ristorante o aperitivi in zone movida, niente appuntamenti di bellezza. Chiusi centri estetici e barberie e parrucchieri. Ristoranti aperti fino alle 18.

DOPO L’ANNUNCIO DI  CONTE  LA CORSA AL SUPERMERCATO

Dopo l’annuncio del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, dell’estensione a tutta l’Italia delle misure sinora in vigore per le zone rosse, in Campania code e folla nei supermercati aperti 24 ore su 24. Il fenomeno si e’ registrato nei Carrefour ad Avellino, Benevento, Salerno e anche in quello di Napoli in Corso Europa. “Il Governo ha preso misure rigorose. Prendiamo atto che sono state accolte le sollecitazioni che avevamo avanzato da giorni e ancora questa mattina e che riteniamo indispensabili, come la chiusura serale di locali pubblici. Valuteremo, all’attenta lettura del decreto, se ci sono ulteriori misure da prendere a tutela dei cittadini della Campania. Prendiamo atto dell’allargamento dell’area in cui saranno in vigore misure di emergenza, consentendo quindi l’estensione del sostegno,dagli incentivi alla tassazione e agli ammortizzatori sociali, all’intera Italia, e quindi alla Campania, sottolinea presidente della Regione, Vincenzo De Luca. jn Campania sibo 128 i casi di Coronavirus, 2 i guariti e 4 i decessi.

 

STRADE DESERTE, FILE AI SUPERMERCATI

Strade e piazze deserte a Napoli all’indomani del provvedimento governativo che estende l’area di protezione dal contagio del coronavirus a tutto il territorio nazionale.

Poche le persone che s’incontrano in giro. Le vie che col passare delle ore diventano piu’ frequentate sono quelle tra via Toledo e via Chiaia, dove sono concentrati negozi e bar. La maggior parte dei quali sono aperti, ma all’interno pochissimi clienti. Nella stazione ferroviaria di piazza Garibaldi si contano appena poche decine di persone. Sporadiche le presenze che si registrano anche all’ingresso delle stazioni della metropolitana. Poche le persone sui bus del trasporto pubblico. Chi e’ uscito di casa lo ha fatto per andare a lavoro, per fare la spesa o per recarsi in farmacia. C’e’ pure chi, approfittando della bella giornata primaverile, non ha rinunciato alla passeggiata quotidiana, stando attento a rispettare la distanza di sicurezza tra le persone.

DE LUCA , SITUAZIONE GRAVE MA NO PANICO

“Ad oggi in Campania la situazione è governabile”. Ad assicurarlo il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, intervistato da Radio Kiss Kiss. “Abbiamo di fronte a noi un problema serio, dobbiamo affrontarlo con le armi della ragione e non con quelle del panico”, ha aggiunto il governatore, ricordando che ad oggi ci sono in Campania “125 contagiati, circa il 7% in rianimazione, e oltre 1.500 persone in isolamento domiciliare”. “Fra i contagiati – ha spiegato – la metà non ha sintomi e non hanno necessità di ospedalizzazione. Il 40% degli ospedalizzati viene ospitato nei reparti di malattie infettive. In rianimazione non ci sono più del 7% dei pazienti conclamati. Stiamo comunque lavorando per ampliare i posti letto in rianimazione, immaginando di avere 3mila pazienti, quindi ci stiamo preparando su una linea di assoluta tranquillità”. “Lavoriamo – ha detto ancora – su nuove assunzioni nel settore sanitario per coprire i nuovi posti e per acquistare le tecnologie necessarie. C’è qualche difficoltà su questo, dobbiamo acquisire tecnologie che agevolano la respirazione e forniscono ossigeno e stiamo vedendo a livello di acquisto centralizzato del governo come vanno le cose ma abbiamo anche autorizzato l’Asl a cercare sul mercato dovunque sia possibile attrezzature di questo tipo”, ha concluso De Luca.

DE MAGISTRIS, ASSURDA LA CORSA AL SUPERMERCATO

“E’ assurda la corsa ai supermercati”, ma “è importante provare a garantire la vita ordinaria”. E’ l’appello del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, all’indomani delle nuove disposizioni del governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Per l’ex pm è “assurdo prendere di affanno un supermercato”, riferendosi a quanto accaduto la scorsa notte quando si sono registrate file di persone fuori la grande distribuzione, ricordando anche che gli assembramenti sono vietati e che le violazioni sono “punite con la chiusura degli esercizi commerciali”. “Questo non ha proprio senso. Proviamo a rispettare queste norme, saremo più sicuri, si abbasserà notevolmente il rischio di contagio e ritorneremo prima alla normalità. Quindi – ha proseguito – niente panico, più responsabilità. Una vita ordinaria, pur in condizioni eccezionali”. “Adesso è importante anche provare a garantire la vita ordinaria: chi fa dei lavori necessari per la tenuta del Paese, deve continuare a lavorare: dai servizi sanitari ai servizi pubblici di necessità, alle attività economiche, alle attività commerciali”, ha concluso il sindaco ricordando che, ove possibile, si deve agevolare il lavoro agile.

Si metta in campo una manovra che sostenga anche gli enti locali Napoli, 10 mar. (askanews) – “Il governo deve estendere a tutta Italia quelle misure economiche inizialmente previste solamente per le zone rosse. Quindi bloccare tutti i tipi di tasse, imposte, tributi, prestiti, mutui”. A dirlo, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, all’indomani delle nuove disposizioni dell’Esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Il primo cittadino partenopeo ha spiegato che “servono agevolazioni forti per tutte le categorie che stanno soffrendo come le attività produttive e le attività commerciali, quelle artigianali, agricole, per gli operatori del turismo e dello spettacolo”, ma anche per i lavoratori che attualmente sono inoccupati e prevedere “retribuzioni integrative, quindi, l’allargamento delle casse integrazioni”. Per l’ex pm “non può pagare il Paese l’emergenza sanitaria”. “Il Governo deve mettere in campo una manovra che sia di sostegno a tutte le attività economiche, ai professionisti, agli enti locali perché – ha concluso de Magistris – se crollano gli Enti locali non si possono più garantire i servizi e, se questo accade, crolla l’Italia”.

RIVOLTA NEL CARCERE DI POGGIOREALE

Anche stamattina a Napoli c’è stata la protesta dei detenuti di Poggioreale, alta tensione per via del Coronavirus e delle misure di sicurezza sanitaria che a loro dire non vengono rispettate. I detenuti sono saliti sui tetti.

BARCELLONA-NAPOLI A PORTE CHIUSE

La partita di Champions League tra Barcellona e Napoli, che si giocherà mercoledì prossimo alle 18, verrà disputata a porte chiuse. Questa è la decisione presa durante l’incontro tenuto questa mattina dai membri della Generalitat e del Barcellona. Come riportano i media spagnoli la misura è stata adottata a causa del coronavirus: hanno partecipato l’amministratore delegato blaugrana Óscar Grau, il direttore delle sezioni professionali Albert Soler e il capo dei servizi medici Ramón Condal. In rappresentanza della Generalitat, Joan Guix, segretaria della sanità pubblica, Laura Pelay, membro del consiglio, Brauli Duart, segretaria interna e Gerard Figueras, segretario generale dello sport, hanno partecipato al summit, che si era già mostrato favorevole a disputare la gara di Champions League a porte chiuse. Il Barcellona ha ottemperato alla raccomandazione dell’organismo. In un post su Twitter, il club partenopeo “smentisce di aver chiesto il rinvio della partita con il Barcellona, come scritto da ‘Si gonfia la rete’. Si tratta di una fake news. Il Napoli si attiene alle decisioni del Governo italiano e dell’Uefa”.

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