COVID-19 in Campania, aggiornamenti oggi 04.03.20

Vincenzo De Luca: “Evitiamo le strette di mano, oggi comincerò io, così da seguire le norme comportamentali emanate dal Governo.”

“Ho ascoltato alcune interviste ad agricoltori del nord, in difficoltà nel vendere i loro prodotti a causa del coronavirus. In Campania ci siamo già passati nel periodo in cui si parlava solo e unicamente di terra dei fuochi. La produzione di pomodori e mozzarelle ha avuto un grave calo in quel periodo. Questo dimostra che l’informazione deve essere ponderata e non deve ingigantire situazioni che potrebbero andare a discapito dei cittadini e dei lavoratori”.

Lo ha detto a ‘Barba&Capelli’, su Radio CRC, Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania.

“Tutte le misure da prendere in relazione al coronavirus sono state centralizzate dal Governo; si è introdotto una specie di regime di guerra”.

“Siamo ormai di fronte alla presenza evidente di contagio un po’ in tutta Italia – ragiona – e c’è da aspettarsi, nei prossimi due mesi, un incremento di persone contagiate”.

La scuola resta, per De Luca, il settore “che deve avere una grande attenzione” e, perciò, “stamattina, parlerò con i ministri interessati”.

“Se noi oggi chiudiamo le scuole, siccome il numero dei contagiati per i prossimi due mesi tenderà ad aumentare e non a diminuire, noi le scuole non le riapriamo più – sostiene – poi tu chiudi le scuole, ma se poi i ragazzi vanno nelle feste private, vanno nei locali, vanno nei bar, vanno nei ristoranti, vanno nelle palestre diventa, francamente, incomprensibile la chiusura della scuola se poi tutta l’attività sociale continua”. Per lui, “sarebbe ragionevole chiedere a tutti i docenti, come atto di responsabilità, di segnalare immediatamente alla task force della Regione le situazioni che possono, anche teoricamente, prevedere rischi”

In ogni caso, sottolinea De Luca, “le decisioni vanno prese ad horas. Se, fra 12 ore, emergono casi preoccupanti, noi chiudiamo tutto. Dobbiamo garantire, innanzitutto, la salute dei nostri concittadini. Ma, ad oggi, non credo che ci siano queste condizioni”.

Quanto alle raccomandazioni formulate dal comitato tecnico-scientifico al ministero della Salute, “le mani non bisogna stringerle. Comincerò io. Fra poco sono a Scampia per un sopralluogo sul cantiere per l’installazione delle telecamere di videosorveglianza. Quando si avvicinerà qualcuno per darmi la mano per un gesto di cortesia, io alzerò le mani e cercherò di non dare la mano a nessuno per spingere alla diffusione di questo comportamento. E’ una cosa essenziale”.

Le ripercussioni della diffusione del virus sull’economia infine lo preoccupano. “E’ chiaro – constata – che qui avremo colpi pesanti per il turismo, per la ristorazione, per gli alberghi. Credo che ci sia, da questa mattina, bloccato un albergo in un’isola della nostra regione perchè c’era un turista venuto da Brescia, una persona anziana di 77 anni che e’ apparsa positiva. E, per una ragione di prudenza, teniamo un po’ tutti in quarantena. E’ evidente che gli alberghi avranno colpi duri, abbiamo disdette a centinaia ormai”. Perciò, “le misure economiche del Governo dovranno riguardare tutto il Paese” anche “forzando tutti i limiti dell’Unione Europea. In questa situazione dobbiamo sforare tutti i tetti per quanto riguarda il debito pubblico, sapendo che alla fine ci dovrà essere un limite nell’uso di risorse perchè non possiamo immaginare di dare tutto a tutti”.

 

Luigi de Magistris, sindaco di Napoli: “Oggi la priorità più rilevante è garantire medici, infermieri, posti letto per reparti intensivi e sub intensivi”

“Governo e Regioni devono mettere in campo soluzioni – aggiunge -perchè in questo modo si garantisce tranquillità a medici e pazienti. Bisogna capire e dire quanti posti letto questo Paese ha nel caso in cui il virus dovesse allargarsi. Fotto questo, ci sarà anche molto meno panico”

“Il coronavirus ha cambiato un po’ l’agenda politica, ma non cambia il nostro impegno per le elezioni regionali, così come avevamo deciso”.

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris conferma i contatti “importanti” di questi giorni per “lavorare a una coalizione civica regionale”.

“Ho visto Zingaretti l’altro giorno – ricorda il leader di DemA – noi dialoghiamo molto più di quel che si pensa. Ci siamo visti con il Movimento 5 Stelle e ci vediamo con tutti. Questo non significa – avverte – che ci sia già la coalizione civica regionale. Anche in questi giorni di emergenza, riusciamo a dialogare per costruire la miglior coalizione possibile”.

 

Rinviata partita Napoli-Inter

Rinviata a data da destinarsi anche l’altra semifinale di ritorno di Coppa Italia fra NAPOLI e Inter, in programma inizialmente domani sera al San Paolo.

Lo ha deciso il prefetto di NAPOLI, Marco Valentini, alla luce dell’evoluzione dell’allarme coronavirus.

Ieri era stata rinviata Juventus-Milan che si sarebbe dovuta giocare stasera all’Allianz Stadium di Torino.

 

Sequestrate a Giuliano, nel Napoletano, 10 mila mascherine protettive messe commercio con rincari pari al 6.150% e al 300% da una parafarmacia.

Il sequestro è stato fatto dalla Guardia di finanza nell’ambito di controlli specifici su prodotti sanitari e disinfettanti per evitare manovre speculative legate all’emergenza sanitaria da Covid 19. Il responsabile della parafarmacia, per massimizzare il proprio guadagno, aveva acquistato maxi confezioni di mascherine sia del tipo LifeGuard che monovelo e le aveva imbustate per venderle in singole bustine trasparenti. La procura di Napoli Nord, retta da Francesco Greco, sta verificando la possibilità di procedere a una vendita coatta immediata dei prodotti sequestrati.

 

Un traghetto speciale per trasferire i 100 turisti in quarantena nell’hotel di Ischia, dove alloggiava il primo contagiato da Coronavirus sull’isola. 

L’operazione, prevista nel pomeriggio, è stata organizzata dalla task force di Regione e Protezione Civile con il coordinamento dell’ Autorità marittima. I turisti in quarantena arriveranno al porto di Ischia con destinazione Pozzuoli e da lì in bus torneranno ai Comuni di provenienza.

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