Coronavirus Avellino, reparto dell’ospedale chiuso, 25 medici in quarantena

Isolamento fiduciario per medici, infermieri e persone entrate in contatto con l’insegnante 47enne di Striano, in provincia di Napoli, positiva al coronavirus, che il 26 febbraio scorso e’ stata per un giorno e per una notte nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale “Moscati” di Avellino per assistere il padre ricoverato. Sono 25 tra medici e infermieri del reparto e del pronto soccorso, e 50 persone tra pazienti e altri individuati come a rischio contagio. Dovranno rispettare un periodo di isolamento fino all’11 marzo. Una quarantena piu’ breve perche’ vengono presi in considerazione anche i giorni gia’ trascorsi dal 26 febbraio in poi. E anche il reparto ospedaliero riaprira’ l’11 marzo prossimo. Non ci saranno invece pause per il pronto soccorso che in nottata sara’ sottoposto alla sanificazione, come e’ emerso durante la riunione urgente convocata dal prefetto di Avellino, Paola Spena, che ha convocato i direttori generali dell’Asl di Avellino Maria Morgante, dell’ospedale Renato Pizzuti, il sindaco di Avellino Gianluca Festa, il procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo e il presidente del tribunale Vincenzo Beatrice.

“In un clima di grande precauzione sono stati adottati dei provvedimenti – spiega il prefetto – per fare tutto il possibile per evitare preoccupazioni e pericoli eventuali”.

Misure scattate dalla mezzanotte scorsa, quando dall’ospedale Cotugno di Napoli e’ partita la segnalazione sulle condizioni dell’insegnante 47enne di Striano.

Dimessi immediatamente i pazienti, con la prescrizione di un periodo di isolamento, e avviate tutte le verifiche sul personale. “Non ci sara’ l’esigenza di chiudere il pronto soccorso – assicura il direttore generale Pizzuti – la struttura e’ recente ed e’ stata costruita secondo alcuni criteri che ci risparmiano anche l’allestimento di una tenda esterna, come sta avvenendo in altri plessi piu’ vecchi, per separare il percorso di eventuali casi di contagio”. Ma l’ospedale, fino a qualche giorno fa sempre affollatissimo, adesso sembra quasi svuotato. Resta il problema del personale, che al di la’ della contingenza dettata dal coronavirus, era gia’ sotto organico.

Nella riunione in prefettura si e’ discusso anche di come integrare le assenze forzate di chi e’ entrato in contatto al pronto soccorso con la 47enne di Striano. In prefettura e’ stata analizzata anche la situazione del tribunale di Avellino e il presidente Beatrice ha disposto che soprattutto le udienze civili, le piu’ affollate, vengano celebrate in orari diversi per evitare sovraffollamenti. Intanto per il 6 marzo si concludera’ il periodo di isolamento fiduciario per circa 90 persone, che per diversi motivi, erano entrate in contatto diretto o indiretto con le zone rosse in Lombardia. Complessivamente a ora, in Campania sono 30 i caso di Coronavirus, nessuno e’ in Rianimazione. Due le scuole chiuse per un docente contagiato, a Torre del Greco e Agropoli.

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