Camorra, colpo alla paranza dei bambini, 11 arresti. Fermati 4 emissari del racket del centro sotrico

 

Con l’arresto di 11 persone ritenute affiliate al clan camorristico Sibillo, attivo nel centro storico di Napoli, è stato inflitto un duro colpo alla cosiddetta “paranza dei bambini”, il gruppo camorristico che ha seminato terrore e morti anche per la violenta contrapposizione con il clan Buonerba-Mazzarella per acquisire il controllo degli affari illeciti nelle zone di Forcella, della Maddalena, dei Tribunali e, più in generale, nell’area dei Decumani. L’operazione della Squadra mobile partenopea, coordinata dalla locale Dda, ha visto coinvolti anche personaggi pienamente organici al clan Sibillo all’epoca della latitanza dei fratelli Emanuele e Pasquale Sibillo, latitanti dal giugno 2015 e poi assurti al rango di referenti del clan, dopo l’assassinio di Emanuele Sibillo, avvenuto il 2 luglio 2015, e l’arresto di Pasquale Sibillo, il 4 novembre 2015. L’ordinanza cautelare, in particolare, cristallizza le dinamiche associative che hanno condotto prima alla violenta aggressione del giovane incensurato Luigi Galletta e, dopo appena tre giorni, al suo omicidio, avvenuto il 31 luglio 2015, all’interno dell’officina meccanica dove svolgeva l’ attività lavorativa.

Spari contro pizzeria, 4 fermi per racket

I carabinieri del Comando provinciale di NAPOLI hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia nei confronti di 4 persone ritenute affiliate al clan camorristico dei Sibillo, attivo nel centro storico di NAPOLI. Nei loro confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza in merito all’estorsione, aggravata dal metodo mafioso, a una nota pizzeria di via dei Tribunali, recentemente bersaglio di colpi di arma da fuoco.

Gli esercenti da due anni erano costretti a versare settimanalmente il pizzo a esponenti del clan Sibillo; la richiesta estorsiva, che aumentava in occasione delle principali festività, era funzionale, oltre che ad imporre la supremazia del clan sul territorio, a sostenere i detenuti affiliati al clan e le loro famiglie.

La pizzeria Di Matteo, molto nota in città tra napoletani e turisti, è stata bersaglio di diversi colpi d’arma da fuoco esplosi nella notte tra il 24 e il 25 febbraio scorsi. Le forze dell’ordine intervenute hanno trovato 4 fori sulla saracinesca del locale e 9 bossoli sul selciato. L’episodio ha scosso l’opinione pubblica anche per la vicinanza temporale con un altro episodio criminale avvenuto circa un mese prima nella stessa via dei Tribunali e nei confronti di un’altra celebre pizzeria, e cioè l’esplosione di un ordigno all’esterno della pizzeria Sorbillo. I 4 arrestati, secondo gli investigatori, sono affiliati al clan camorristico Sibillo, noto anche come la “paranza dei bambini”, gruppo criminale formato perlopiu’ da giovanissimi e protagonista negli anni scorsi di una faida di camorra con il clan Buonerba-Mazzarella per il controllo dello spaccio di stupefacenti nel centro storico di NAPOLI.

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