Terremoto sull’Etna, crolli e una decina di feriti

Sono in tutto una decina le persone rimaste ferite, in maniera non grave, per i danni provocati dalla scossa di magnitudo 4.8 registrata alle 3,18 sull’Etna dall’Ingv. Si lavora intanto dalle 4.30 nel centro coordinamento soccorsi convocato dal prefetto di Catania, Claudio Sammartino. E’ stato gia’ compiuto un primo bilancio provvisorio dei danni con i crolli di muri e case e danni a chiese, soprattutto a Fleri, frazione di Zafferana Etnea, e della chiusura a scopo precauzionale del tratto tra Acireale e Giarre dell’autostrada A18 Catania-Messina, per lesioni presenti sull’asfalto della carreggiata vicino ad Acireale. La prefettura ha disposto sopralluoghi delle strutture e la messa in sicurezza anche delle chiese. Il prefetto Sammartino ha ordinato l’apertura di scuole e palestre comunali per accogliere le persone che non possono o non vogliono rientrare nella propria abitazione, perche’ inagibile o per paura. L’assistenza e’ stata delegata alla Croce rossa. In campo la macchina della Protezione civile. La scossa di magnitudo 4.8 e’ stata registrata alle 3.18 tra Viagrande e Trecastagni. La superficialita’ dell’ipocentro del sisma, ad appena un chilometro di profondita’, ha contribuito ad amplificare l’effetto della scossa, nella parte orientale della Sicilia da Taormina, al siracusano e ragusano. I danni maggiori sono segnalati al momento nella zona di Zafferana Etnea, dove ci sono stati cedimenti di case vecchie e abbandonate. In particolare nella frazione di Fleri, dove i crolli hanno interessato la chiesa del paese e dove si sono registrati due feriti, non gravi, con contusioni, leggere escoriazioni. I quattro componenti di una famiglia di quattro persone – madre, padre e due figli minori – hanno visto crollare le pareti della loro casa. “Eravamo a letto – ha raccontato il capo famiglia – ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetto dalle macerie: siamo vivi per miracolo”. Altri due feriti sono stati soccorsi dal 118: un 80enne estratto dalla macerie a Fleri e una persona a Pisano. Sono entrambi in ospedale con codice verde

 

TERREMOTO, 10 FERITI

Nella notte la terra sull’Etna ha tremato diverse volte, tutti eventi riconducibili all’eruzione in corso da due giorni sull’Etna. Il vulcano nelle ultime ore ha fatto registrare un’ulteriore impennata dei valori dei tremori dei suoi condotti magmatici interni registrati dai sismografi dell’Ingv, segnale della presenza di grande ‘energia’ e di magma in movimento che spinge sulle pareti dell’edificio vulcanico. Il capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha convocato il Comitato operativo a Roma e il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha riunito a Palazzo Minoriti il Centro coordinamento soccorsi per fare il punto sul terremoto. Nelle zone interessate dal sisma sono operative da ore squadre dei Vigili del fuoco, Carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza, Polizia locale, volontari, personale del 118 e delle protezioni civili comunali. Alle 10, dopo un sorvolo su Catania, Borrelli sara’ in Prefettura.

Sono dieci i feriti trasportati in ambulanza negli ospedali catanesi per ferite leggere a causa della caduta di calcinacci dopo la scossa di terremoto delle 3.18. Una sola, una donna anziana, e’ quella piu’ grave per delle fratture in varie parti del corpo, ma non e’ in pericolo di vita. Altre diciotto persone si sono recate autonomamente in ospedale per farsi medicare leggere contusioni create da cadute. Resta chiusa l’autostrada nel tratto Acireale Giarre per una crepa sul manto strade. Danni maggiori si sono registrate alle abitazioni di Zafferana Etnea e Fleri, Acireale e Santa Cenerina (una quindicina le case danneggiate). In campo anche la Sovrintendenza alle Belle Arti di Catania: registrati danni alle chiese di Milo, Fleri, Santa Cenerina. Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli sta effettuando un sorvolo in elicottero suo comuni colpiti dal sisma assieme al prefetto di Catania Claudio Sammartino.

 DANNI E CROLLO DEL CAMPANILE

Dal Centro Coordinamento Soccorsi allestito presso la Prefettura di Catania, funzionari, dirigenti e tecnici della Protezione Civile e del Genio Civile di Catania stanno monitorando le zone colpite dal sisma della scorsa notte. Sono Zafferana Etnea (con la frazione di Fleri), Acireale (con la frazione di Pennisi), Aci Sant’Antonio, Aci Catena e Santa Venerina i paesi piu’ colpiti. Il sisma della notte scorsa ha danneggiato anche la chiesa di Maria Santissima del Carmelo, nella frazione di Pennisi. Crollati il campanile e la statua di Sant’Emidio, venerato perche’ ritenuto il protettore dei terremoti. Circa 15 sono le abitazioni private danneggiate a Santa Venerina. Intanto, il capo della protezione civile nazionale Angelo Borrelli e il prefetto di Catania Claudio Sammartino sono in volo sulle zone colpite dal sisma, per un giro di ricognizione.

6 I COMUNI PIU’ COLPITI

Sono sei i comuni maggiormente colpiti e nei quali e’ stato avviato un monitoraggio da parte della protezione civile. Sono: Zafferana Etnea, Acireale, Aci S.Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina. Ilterremoto ha danneggiato anche chiesa di Maria Santissima del Carmelo di Pennisi, frazione di Acireale. Crollati il campanile e la statua di Sant’Emidio, venerato perche’ ritenuto il protettore dei terremoti

SOSPESI TRENI PER 5 ORE

Sospesa per oltre 5 ore, dalle 3.20 e fino alle 8.50, la circolazione ferroviaria sulle linee Messina-Siracusa e Catania-Palermo in seguito al terremoto che ha colpito la provincia di Catania. E’ stato attuato il protocollo di sicurezza in caso di sisma ed i tecnici di Rfi hanno effettuato un sopralluogo in particolare tra Taormina e Lentini e fra Bicocca e Caltanissetta. Tre treni regionali sono stati sostituti da autobus e due intercity hanno accumulato mezz’ora di ritardo.

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