Pompei: arrestato algerino, aveva seminato il panico in piazza Bartolo Longo

Si chiama Jridi Othman e ai giudici dice di avere 18 anni, ma per la banca dati della Questura ne ha 22. E’ un immigrato clandestino su cui pende un decreto di espulsione dall’Italia. Ma nonostante ciò racconta di vivere da mesi a San Giuseppe Vesuviano, dove tira avanti facendo il «giardiniere». Si tratta dell’uomo che lunedì pomeriggio ha fatto irruzione, a bordo di un’auto rubata, in piazza Bartolo Longo, a Pompei. Una folle corsa contromano prima dello slalom tra le fioriere davanti al sagrato del santuario. E’ lui, quel ragazzo con i capelli crespi e lo sguardo perso nel vuoto seduto in un’aula di tribunale, l’uomo che ha fatto calare sulla città mariana – per la prima volta – l’ombra inquietante del terrorismo. Un’ombra che si è sollevata sulle grida disperate dei pochi passanti che hanno assistito all’assurda scena. L’algerino è stato tempestivamente preso dai carabinieri ed il tribunale di Torre Annunziato lo ha condannato alla pena detentiva, infatti al momento si trova presso il carcere di Poggioreale, a Napoli.

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