Il verde urbano in dissesto: colpa dei giardinieri fantasma

di PAOLA VERRAZZO

Da un’indagine condotta negli ultimi mesi su un gruppo di dipendenti comunali emerge un retroscena sconcertante che riguarda una pattuglia di giardinieri regolarmente stipendiati dal comune di Napoli. La storia è sempre la stessa e i protagonisti sono i furbetti di turno che “beggiano” per decine di colleghi impegnati altrove a far tutto tranne che lavorare. Il risultato di questo grave assenteismo è il verde urbano in dissesto, giardini e aiuole lasciate a se stesse, rovinate da animali randagi, immondizia e senzatetto accampati sull’erba. Giovedì scorso c’è stato il blitz della polizia giudiziaria negli uffici di via Murialdo a Gianturco ed è stato notificato un ordine di esibizione atti per conto della Procura di Napoli , sono stati anche acquisiti elenchi e turni di lavoro. Le accuse sono di truffa, sostituzione di persona e violazione della cosiddetta legge Brunetta.
Una cosa bizzarra esce fuori dalle indagini, da un giorno a un altro il comportamento di questi lavoratori fantasma che apparivano solo per la riscossione degli stipendi, cambia. Tutti entrano all’orario stabilito e fanno il loro lavoro. Il motivo sarebbe una “soffiata” da parte di qualcuno sull’indagine in corso. L’obiettivo della Procura di Napoli ora è individuare tutti i “furbetti” ma anche capire chi sono le “talpe” all’interno della municipalità.
Ma la domanda che ci si pone è: Come mai per mesi e mesi nessuno si è accorto dell’inefficienza di un gruppo nutrito di dipendenti statali? Chi si occupa di controllare l’efficienza sul lavoro? Si attende chiarezza da questa indagine ma anche il ritorno al decoro delle aiuole di Napoli.

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