Appalti Torre del Greco, il sindaco Borriello risponde a gip e pm: resta in carcere

Sono rimasti in silenzio invece i fratelli Antonio, Massimo e Ciro Balsamo, titolari della ditta dei rifiuti al centro dell’inchiesta

Il sindaco Ciro Borriello ha risposto alle domande di pm e gip, sono rimasti in silenzio invece i fratelli Antonio, Massimo e Ciro Balsamo, titolari della ditta dei rifiuti al centro dell’inchiesta sull’appalto al Comune di Torre del Greco. Confermate le rispettive misure cautelari: carcere per Borriello, Antonio e Massimo Balsamo; domiciliari per Ciro Balsamo. Al termine dell’interrogatorio con il gip Emma Aufieri e il pubblico ministero della procura di Torre Annunziata, Silvio Pavia, nell’aula bunker del carcere di Poggioreale, il legale di Borriello ha presentato al gip istanza di revisione o sospensione del provvedimento. L’avvocato Giancarlo Panariello sostiene che sarebbero venute meno le esigenze cautelari per le dimissioni del sindaco – avvenute il 28 luglio – e la successiva sospensione firmata dal prefetto di Napoli, nel giorno dell’arresto. Il difensore sta anche valutando l’opportunità di presentare ricorso al Riesame per la revisione della misura. “Il mio assistito è apparso provato – ha spiegato il legale – anche se estremamente determinato a far valere le proprie ragioni. Ragioni che del resto riteneva di avere già chiarito, visto che in passato proprio su questa vicenda era stato ascoltato un paio di volte e in un’occasione aveva presentato anche una memoria scritta”. Borriello è accusato di corruzione, truffa, falso in atto pubblico per la creazione di fondi neri e la gestione di appalti pubblici.

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