Era ricercato da sei anni, da quando aveva fatto perdere le tracce della sua vita e dei suoi affari come narcotrafficante per conto del clan camorristico Contini. I carabinieri lo hanno arrestato in Polonia, dove aveva cominciato una seconda vita, vendendo porta a porta elettrodomestici e prodotti di elettronica. E’ finita cosi’ la latitanza di Antonio Cella, ritenuto vicino al clan Contini, attivo nei quartieri napoletani del Vasto e dell’Arenaccia, nonche’ al gruppo criminale dei “De Tommaso” operante a Forcella. Cella viveva a Glogow, cittadina di circa 70mila abitanti al confine con la Germania, sotto falso nome; e’ stato trovato dai carabinieri della “catturandi” di Napoli e dalla Police Central Bureau polacca, coordinati dall’Ufficio dell’esperto per la sicurezza all’Ambasciata d’Italia a Varsavia. Era un “broker” per l’importazione di droga da Olanda e Spagna e di lui si erano perse le tracce a partire dal 2011. Nel 2015 era stato condannato con sentenza definitiva a 10 anni e 11 mesi di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti. Viveva in Polonia con la compagna, che ha scoperto solo al momento dell’arresto la vita precedente dell’uomo, e la figlia di 4 anni. Quando i reparti speciali hanno fatto irruzione insieme ai carabinieri si e’ rivolto a questi ultimi chiedendo se fossero della “Pastrengo”, la sede del nucleo Investigativo di Napoli. Quando ha avuto risposta affermativa non ha nemmeno provato a usare i due documenti falsi che gli avevano consentito di avviare la seconda esistenza, risultata sconosciuta ai familiari italiani.
Ricercato da sei anni, preso in Polonia narcotrafficante clan (GUARDA IL VIDEO)
17 Giugno 2017