De Luca indagato.

 

DI MICHELE CAPUTO

Avrebbe dovuto denunciare di essere stato “minacciato”. Sarebbe indagato per questo Il presidente della Regione Campania Vincenzo  De Luca coinvolto nell’inchiesta della Procura di Roma secondo la quale il magistrato Anna Scognamiglio, che firmò la sentenza che lascio’ al suo posto il governatore campano dopo il ricorso sulla incandidavilita per la legge Severino, sarebbe coinvolta nelle presunte minacce a de luca per fare assumere il marito, Manna, in cambio di una sentenza favorevole al governatore.

È’ quanto emergerebbe in una intercettazione telefonica tra Manna e il capo staff di de luca, in cui manna chiederebbe un favore promettendo in cambio l’intervento della moglie a favore di De luca.

Il giudice Scognamiglio negazioni cosa, sottolineando che a decidere e’ stato un collegio. Poi spiega che con il marito sono separati in casa.

De luca afferma: “Sono la parte lesa. Sostengo il lavoro dei magistrati”. L’accusa ipotizzata nei suoi confronti e di altre sei persone e’ di concussione per induzione in relazione alla vicenda della sua sospensione da governatore per l’applicazione della legge Severino, sospesa per l’accoglimento di un suo ricorso.

Secondo i pm De Luca sarebbe stato minacciato, da alcuni indagati nella vicenda, di una decisione del tribunale civile di Napoli a lui sfavorevole se non avesse provveduto, è stato scritto nel capo di imputazione, ad una nomina nella sanità campana.

E’ su questo filone che verte l’inchiesta della procura di Roma, dopo aver ricevuto gli atti dalla Procura di Napoli.

Il braccio destro di De Luca Carmelo Mastursi si è dimesso dalla segretaria campana del Pd.

Il 29 De Luca aveva chiesto di essere ascoltato a Roma.

Con il governatore sono iscritti tra gli altri il giudice Anna Scognamiglio e l’ex capo segreteria di De Luca, Carmelo Mastursi.

Tutti, tranne De Luca, sono stati perquisiti il 19 ottobre. Il Csm interverrà sul giudice indagato.

Lascia un commento