Gabriele Del Grande è libero. Alfano annuncia la scarcerazione via Twitter

“Sto bene, il problema è stata la detenzione, la privazione della libertà personale. Non ho subito alcun tipo di violenza”.

Gabriele Del Grande è atterrato da pochi minuti all’aeroporto di Bologna. Un aereo della Turkish airlines lo ha finalmente riportato in Italia. Ad aspettarlo c’erano i familiari, il ministro Alfano, che alle 7.32 di questa mattina ha annunciato la sua liberazione con un tweet.

Ci sono i cronisti. Arriva il “bentornato” del premier Gentiloni, che lo chiama appena raggiunta una saletta riservata dello scalo. “Sono stato vittima di una violenza istituzionale. Quello che mi è successo è illegale, un giornalista privato della libertà mentre sta svolgendo un lavoro in un paese amico” spiega, salutando “tutti i giornalisti che sono ancora in carcere in condizioni peggiori della mia in Turchia e in tutto il mondo”. La notizia della sua liberazione è arrivata un po’ a sorpresa. In queste ultime ore, infatti, il determinato lavoro della diplomazia italiana si era fatto più silenzioso e più pressante, tanto da ottenere un’accelerazione sui tempi per la procedura di espulsione decisa dalle autorità di Ankara, presa “dopo il completamento delle indagini” avviate nei confronti di Del Grande. “Non ho ancora capito perchè sono stato fermato, gli avvocati cercheranno di capirlo” ha detto Gabriele, parlando con i cronisti. “Non mi è stato torto un capello” ha ribadito, precisando che a fermarlo sono stati “agenti in borghese”, per cui non è riuscito a capire se fossero poliziotti o militari.

“Sono stato fermato e sono uscito stanotte dal luogo dove mi trovavo” ha spiegato. “Ringrazio tutti, anche chi a livello turco si è mosso per me, dall’ambasciatore al ministro degli Esteri della Turchia. Oggi fortunatamente sono libero” dice prima di allontanarsi accompagnato dalla compagna Alexandra e dai genitori. “Dove vado ora? Adesso vado a mangiare! Dopo sette giorni di sciopero della fame…”.

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