Parigi: attentato agli Champs-Elysees. Nell’auto del terrorista un Corano e fogli inneggiati all’Isis

Nell’auto di Karim Cheurfi, il terrorista che ieri ha sparato sugli Champs-Elysees a Parigi uccidendo un poliziotto e ferendone altri due, la polizia ha ritrovato appunti scritti a mano con l’indirizzo della Dgsi, i servizi di informazione, del commissariato di Lagny, nella banlieue vicina a dove abitava l’uomo, e di tre armerie.

Nella stessa auto, riferiscono i media, insieme ad un fucile a pompa e ad alcuni coltelli, c’erano un Corano e fogli scritti inneggianti all’isis. Il presunto attentatore era stato arrestato lo scorso febbraio per avere minacciato la polizia ed era poi stato rilasciato per mancanza di prove. Karim Cheurfi dopo aver sparato ieri si era dato alla fuga, ma era stato ucciso dopo pochi metri. Il secondo agente ferito è stato dimesso dall’ospedale Georges Pompidou: a salvarlo è stato il giubbotto antiproiettile. Ora riceverà assistenza psicologica. La passante colpita, di nazionalità tedesca, è stata “ferita al piede, deve essere operata”. Il presunto complice si presenta al commissariato di Anversa Si è dissolta l’ipotesi di un collegamento con il Belgio, che aveva preso corpo dopo l’avviso di ricerca nei riguardi di un uomo diramato dalle autorità del Paese: l’uomo, infatti, si è presentato spontaneamente al commissariato ad Anversa, ha un alibi e nega ogni coinvolgimento nei fatti di Parigi.

 

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