Messa di Pasqua, il Papa: “Bambini sfruttati e migranti i nuovi schiavi”

Bergoglio, in una piazza San Pietro blindata e gremita di fedeli per la messa solenne di Pasqua, ha ricordato che il Pastore risorto “si fa carico di quanti sono vittime di antiche e nuove schiavitù: lavori disumani, traffici illeciti, sfruttamento e discriminazione, gravi dipendenze”

I poveri sono “testimonianza della scandalosa realtà di un mondo ancora tanto segnato dal divario tra lo sterminato numero di indigenti, spesso privi dello stretto necessario, e la minuscola porzione di possidenti che detengono la massima parte della ricchezza e pretendono di determinare i destini dell’umanità. Purtroppo, a duemila anni dall’annuncio del vangelo e dopo otto secoli dalla testimonianza di Francesco, siamo di fronte a un fenomeno di ‘iniquità globale’ e di ‘economia che uccide’”. In una lettera al vescovo di Assisi, Papa Francesco torna a denunciare le ingiustizie del mondo e invita i cristiani a dare un senso alla propria vita in nome della fede nel Cristo risorto. Bergoglio, in una piazza San Pietro blindata e gremita di fedeli per la messa solenne di Pasqua, ha ricordato che il Pastore risorto “si fa carico di quanti sono vittime di antiche e nuove schiavitù: lavori disumani, traffici illeciti, sfruttamento e discriminazione, gravi dipendenze”; si fa carico dei bambini e degli adolescenti “sfruttati” e “di chi ha il cuore ferito per le violenze che subisce entro le mura della propria casa”; “si fa compagno di strada” dei “migranti forzati”, “costretti a lasciare la propria terra a causa di conflitti armati, di attacchi terroristici, di carestie, di regimi oppressivi”.

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