Atitech: indagato Gianni Lettieri. La replica: “Condotta cristallina, noi siamo parte lesa” (GUARDA IL VIDEO)

ATITECH: LETTIERI, CONDOTTA AZIENDA E’ CRISTALLINA. NOI PARTE LESA – “La nota di Atitech SpA è esaustiva e chiarisce tutti gli aspetti di una vicenda in cui la nostra società è inequivocabilmente parte lesa”. Lo scrive, in una nota, Gianni Lettieri. “Io mi sono limitato, in qualità di Presidente di Atitech SpA, a firmare la dichiaraziona Iva. Preciso, inoltre, che la S.G. srl era una società già operativa in Atitech prima del nostro arrivo, e che lavorava regolarmente con altre società del settore, sia per treni che aerei. Da parte mia c’è grande serenità perchè la condotta di Atitech, come sempre, è stata cristallina”, conclude Lettieri.

IL FATTO – Operazioni commerciali inesistenti nel 2011, è quanto contesta la Procura di Napoli all’imprenditore Gianni Lettieri, in qualità di presidente della Atitech spa, azienda leader nella manutenzione e riparazione di aerei e veicoli spaziali. Al centro dell’inchiesta la contabilizzazione di 41 fatture per verniciatura di veicoli. L’imprenditore napoletano, ex presidente territoriale di Confindustria, due volte candidato a sindaco della città, risulta al momento indagato. Nei confronti della società, invece, la Guardia di finanza ha eseguito un sequestro di 350 mila euro trovati nella disponibilità bancaria dell’azienda. Accertamenti della Finanza avrebbero dimostrato che quelle fatture, ricevute dalla SG di Brusciano, non avrebbero mai potuto essere emesse da quella ditta, che era solo una ‘societa’ cartiera’, che non ha presentato un bilancio o una dichiarazione dei redditi per il 2011 e mai avuto rapporti commerciali con Atitech. Le fatture contabilizzate da Atitech per operazioni inesistenti e conti fittizi per oltre 640 mila euro avrebbero consentito all’azienda di evadere il fisco. Tra l’altro per l’ipotetica verniciatura di aerei, Atitech avrebbe impiegato 25 dipendenti di SG che in realta’ erano stati licenziati l’anno precedente, dato che SG non operava da anni. Lettieri, dicono gli inquirenti, avrebbe anche evitato di tracciare le entrate e le uscite del personale della società fittizia negli hangar di Atitech, nonostante le rigorosissime attività di accreditamento in vigore nell’area.

 

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