Dopo aver trascorso cinque mesi lontana dal Vesuvio, la Mehari di Giancarlo Siani, giornalista del quotidiano “il Mattino” ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985, torna a casa. Il “Viaggio Legale” così è stato soprannominato il tour organizzato da Cgil, Libera contro le mafie e la fondazione Polis.
Erano in tanti al Palazzo delle Arti di Napoli ad accoglierla, studenti, turisti ma anche il sindaco de Magistris, Paolo Siani, il presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità Alfredo Avella, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, il direttore de “Il Mattino” Alessandro Barbano. Con loro anche Don Ciotti, presidente di Libera.
La mehari verde speranza “insegna a credere nei propri sogni, ad avere coraggio, a non indietreggiare rispetto a qualcuno che tenta di metterci paura”.