Caso Tiziana Cantone: la Procura chiede il giudizio nei confronti del fidanzato Sergio Di Palo

di Ciro Pirone

La procura di Napoli ha chiesto il giudizio immediato nei confronti di Sergio Di Palo, il fidanzato di Tiziana Cantone, morta suicida in seguito alla diffusione dei video hard. Le ipotesi di reato sono di calunnia e falsa denuncia. Reati ipotizzati in concorso con la Cantone che si riferiscono in particolare alle accuse rivelatesi infondate nei confronti di cinque persone che erano state indicate dagli stessi fidanzati come responsabili della diffusione in rete dei video e la falsa denuncia di smarrimento dell’I Phone.

Denuncia presentata alla polizia dalla Cantone allo scopo, secondo gli inquirenti, di impedire che si accertasse che l’invio dei video ad una chat privata fosse stata effettuata dallo stesso telefonino. Sulla richiesta di giudizio immediato dovrà pronunciarsi il gip al quale sono stati trasmessi oggi gli atti. Le accuse, contestate dal pm Alessandro Milita, a conclusione dell’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli, si riferiscono ai presunti illeciti relativi alla diffusione in rete dei video. Inchiesta condotta dalla procura di Napoli mentre la procura di Napoli Nord sta conducendo l’indagine per presunta istigazione al suicidio.

L’AVVOCATO DI SERGIO DI PALO – “Lo stesso pubblico ministero che aveva optato per l’archiviazione del caso (quando Tiziana Cantone era ancora in vita) ha ora chiesto un rinvio a giudizio immediato per il mio assistito Sergio Di Palo. Come mai tutta questa fretta? Viene da pensare che ciò dipenda dal fatto che lo stesso Pm è stato trasferito alla procura di Santa Maria Capua Vetere. Con la sua richiesta di giudizio immediato il Pm fa in modo che nessun altro magistrato inquirente possa lavorare su quello ‘scottante’ fascicolo”. Lo afferma, in una dichiarazione dai contenuti polemici nei confronti dell’operato della Procura, l’avvocato Bruno Larosa sulla richiesta di giudizio immediato nei confronti del suo assistito, Sergio Di Palo, il fidanzato di Tiziana Cantone morta suicida dopo la diffusione dei video hard.

”Il 22 febbraio questo difensore – scrive l’avvocato Larosa – ha formalmente richiesto al dott. Milita l’acquisizione della consulenza informatica disposta dall’autorità giudiziariaria di Napoli Nord sui telefoni e computer di Tiziana e Sergio, senza avere alcuna risposta. A quanto pare non si conosce quella fondamentale corrispondenza tra i due che dimostrerebbe il concorso in diffamazione. Ricordo che anche Tiziana Cantone si rivolse inutilmente al Pm per chiedergli di provvedere alla eliminazione dei link dei video diffamatori, e non per denunciare il suo fidanzato, che da lei è stato sempre considerato estraneo ai fatti”.

”Qualora la notizia della richiesta di giudizio immediato nei confronti di Di Palo risultasse confermata – ha concluso il legale – saremmo di fronte alla ennesima, grave e, come al solito, impunita violazione del segreto investigativo da parte di chi ne è titolare e custode (il Gip potrebbe non accogliere la richiesta) e comunque la stessa appare stravagante, poiché è nota la mancanza di evidenza della prova della colpevolezza di Sergio e Tiziana, peraltro “deceduta”, riguardo alla volontà di incolpare persone che sapevano innocenti”.

Lascia un commento