Pompei: i sindacati denunciano: “Per le Domus aperture spot”

Il 21 giugno 2013 fu riaperta nel sito archeologico di Pompei una delle Domus più belle, la Casa degli Amorini dorati.

“Oggi la Domus è chiusa e, insieme ad altre nove Domus antiche, aperte con grande clamore da parte della Soprintendenza ed elogi del ministero di beni culturali e turismo, ma quasi subito chiuse al pubblico, a causa della grave carenza di personale addetto alla custodia, non e’ visitabile”. E’ una delle denunce che i segretari nazionali dei sindacati Flp-Bac e Unsa-Beni culturali hanno reso note al termine di un’ assemblea del personale della Soprintendenza di POMPEI. “Una delle ultime aperture-spot, clamorosa per la grande propaganda politica che l’ha accompagnata, e’ quella della Casa dei Pigmei, piena di magnifici affreschi, riaperta tre mesi fa. Poi chiusa. Cosi’ come la Tomba di Prisco a Porta Vesuvio, chiusa ai turisti due giorni dopo che e’ stata mostrata ai giornalisti”, hanno affermato Rinaldo Satolli, coordinatore generale della Flp-Bac e Giuseppe Urbino, segretario generale Unsa-Beni culturali. I due sindacalisti, dopo l’assemblea, hanno presentato un esposto-denuncia ai Carabinieri contro il Soprintendente degli Scavi, Massimo Osanna, accusato di tenere nei confronti dei lavoratori ”comportamenti anomali che il sindacato non puo’ piu’ tollerare”. Tra questi vi sarebbe ”l’utilizzo di personale di supporto, non preparato, per la vigilanza del sito che mette a rischio la sicurezza del grande patrimonio archeologico protetto dall’ Unesco”.

Lascia un commento