Il governatore De Luca shock su Rosy Bindi: “Da uccidere”. Il premier Renzi: “Indifendibile ma non lo si può associare alla camorra”

“Se qualcuno pensava di costruire, inventare un episodio che potesse determinare sconquasso nel periodo referendario, e faccio fatica a pensare che sia tutto ingenuo, credo abbiano fatto guadagnare qualche centinaio di migliaia di voti al sì”. Queste le parole del governatore della Campania Vincenzo De Luca riferendosi alle polemiche sulle sue dichiarazioni su Rosy Bindi.

“Quello che fece la Bindi è stata una cosa infame, da ucciderla. Ci abbiamo rimesso l’1,5%, il 2% di voti”  aveva detto riferendosi alla presa di posizione della presidente della commissione Antimafia, che lo aveva inserito nella lista dei “candidati impresentabili” poco prima delle elezioni regionali del 2015.

Questa affermazione del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca ha provocato la reazione finanche del presidente del Consiglio Matteo Renzi: “De Luca ha detto cose profondamente sbagliate ma non si può associare De Luca alla mafia perché la frase su Bindi è indifendibile ma è campione della lotta alla mafia e alla camorra nel suo territorio”.

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