CRONACA – Omicidio Parco Verde, è il giorno dell’incidente probatorio. La teste 13enne accusa Raimondo Caputo: “E’ stato lui a uccidere Fortuna”

Si è svolto nel Tribunale di Napoli Nord ad Aversa l’incidente probatorio della ragazzina di 13 anni che è stata interrogata nell’ambito delle indagini per l’omicidio della piccola Fortuna Loffredo, la bambina di sei anni morta il 24 giugno 2014 dopo essere stata gettata dall’ottavo piano dello stabile in cui viveva al Parco Verde di Caivano.

All’esame, oltre al gip e al pm Claudia Maone, hanno assistito i genitori e i nonni di Fortuna, il 44enne Raimondo Caputo, unico indagato attualmente in carcere per il delitto, e la compagna, madre delle tre bimbe che nel maggio scorso furono interrogate e confermarono la circostanza di aver subito abusi da Caputo.

“É stato Titò a uccidere Fortuna”. Queste le parole della giovanissima teste che in questo modo inchioda Raimondo Caputo. A darne conferma sono gli avvocati. L’indagato dal canto suo ha reso dichiarazioni spontanee accusando del delitto la compagna, che era presente, e la prima figlia della donna, amichetta del cuore di Fortuna e sua accusatrice.

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