POLITICA – Voti in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo Garanzia Giovani: sotto inchiesta due candidate del Pd

di Ciro Pirone

Nuove ombre sulle elezioni amministrative di Napoli. Dopo il video di Fanpage dove venivano mostrati presunti brogli elettorali scoppia la bufera giudiziaria su due candidate del Pd, che correvano rispettivamente per il Consiglio comunale e per una delle municipalità cittadine. Si tratta di Anna Ulleto e Rosaria Giugliano che adesso sono indagate con l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla concussione elettorale: avrebbero ottenuto voti in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo Garanzia Giovani, finanziato dalla Regione.

I carabinieri hanno eseguito un decreto di perquisizione nelle abitazioni e nelle sedi dei comitati elettorali delle due candidate. La Ulleto ha ottenuto oltre 2.263 preferenze e risulterà quasi certamente eletta, dopo la ripartizione definitiva dei seggi che avverrà subito dopo il ballottaggio. La stessa Ulleto fu candidata del Pd anche alle elezioni regionali dello scorso anno, dove ottenne 7.714 preferenze che non le furono sufficienti per entrare in Consiglio. Quarantasei anni, la Ulleto è vicepresidente di una onlus, la cooperativa sociale «Mondo Nuovo» e – come si legge dalla sua biografia pubblicata all’epoca delle regionali sul sito del Pd Campania – «si occupa nel ruolo di coordinatrice della gestione del Banco delle Opere di Carità per famiglie indigenti».

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