CALCIO – Napoli, terribile deja vu: Nainggolan come Zaza. Azzurri sconfitti all’Olimpico

di Gianluca Verna

Un minuto che assomiglia ad una condanna. Ancora una volta il Napoli si arrende all’88esimo. A marzo il gol di Zaza si rivelò decisivo nella corsa Scudetto. Oggi è Nainggolan a punire gli azzurri all’Olimpico riaprendo, a tre giornate dalla fine, il discorso secondo posto. La squadra di Sarri adesso ha sole due lunghezze di vantaggio sulla Roma di Spalletti. Un distacco che costringe i partenopei a vincere le tre sfide finali con Atalanta, Torino e Frosinone per conservare il piazzamento che vale l’accesso diretto alla Champions League.

Il ko che tiene aperto il discorso europeo e che regala lo Scudetto alla Juventus con tre turni di anticipo è figlio della sfortuna e degli episodi. Il Napoli non meritava di uscire a mani vuote dall’Olimpico. Perchè se è vero che il primo tempo si gioca sul filo dell’equilibrio lo stesso non si può dire della ripresa. Nella seconda frazione gli azzurri aumentano il ritmo e la Roma accusa un evidente calo fisico. Perotti e Nainggolan non riescono a tenere alto il pressing e si aprono i corridoi per le iniziative centrali di Higuain e laterali prima di Mertens e poi di Insigne. Tante le conclusioni dei due folletti azzurri che si danno il cambio a meta ripresa. Poca la fortuna con la palla che non arriva mai nello specchio della porta. Anche il Pipita, pericolo costante per la retroguardia giallorossa si fa murare da Szczęsny e dove non arriva il portiere polacco c’è Rudiger, bravo a salvare su Hamsik mentre sta per battere comodamente a rete con la porta sguarnita. Il calcio poi è così. La Roma ancora una volta esulta in volata e dietro il gol partita c’è sempre il piede di Francesco Totti. Il capitano cambia gioco avviando l’azione che porta Nainggolan al comodo tiro dal limite dell’area. Per Reina c’è poco da fare. Per il secondo posto invece bisogna ancora soffire.

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