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di Ro. Ru. Tremila metalmeccanici in piazza a Napoli, secondo una valutazione diffusa dagli organizzatori, per lo sciopero generale di quattro ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto.
Il corteo dei lavoratori metalmeccanici, partito da piazza dei Martiri, ha raggiunto via Santa Lucia dove, dinanzi al furgone del sindacato, hanno preso la parola i dirigenti delle tre organizzazioni. “
Le tre F di Napoli – ha detto Giovanni Sgambati, segretario generale della Uilm Campania – non sono Festa, Farina e Forca, ma Finmeccanica, Fincantieri e Firema che, insieme al settore automotive, rappresentano le priorità da affrontare”.
Sit in si sono svolti davanti alle sedi degli industriali si sono svolte a Caserta, adesione dell’80 per cento alla Firema, Avellino, 80 per cento alla Denso, Benevento e Salerno, 90 per cento alla Crown
“Fin quando non avremo conquistato il contratto – ha affermato Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom – le fabbriche continueranno a lottare e i lavoratori continueranno a riempire le piazze”. “Questa giornata di lotta – ha sottolineato Marco Bentivogli, segretario generale nazionale della Fim-Cisl – è la migliore risposta a chi pensa che non si debbano più organizzare i lavoratori e che il sindacato sia roba vecchia e inutile”. In corteo, tra gli altri, gli striscioni di Alenia, Whirlpool, Sicta. Secondo quanto comunicato dal sindacato, l’adesione allo sciopero ha raggiunto il 95 per cento alla Hitachi (ex Ansaldo) e negli stabilimenti Alenia di Pomigliano e Nola, con una media in Campania superiore all’80 per cento.
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