CAMORRA – Beni confiscati, proposto nuovo piano regionale triennale

Da un lato combattere la criminalità organizzata, dall’altro un nuovo slancio all’economia della legalità. Questi i presupposti della proposta di legge per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e disposizioni per il Piano regionale per i beni confiscati”, presentata dalla commissione Anticamorra, presieduta da Carmine Mocerino. Una porposta che dovrebbe superare i limiti della legge oggi in vigore, la numero 7 del 2012, che sebbene abbia tracciato un solco importante nella gestione dei beni confiscati, non ha visto l’applicazione di molte suoe parti. La nuova norma prevede l’immediata disponibilità di 2 milioni di euro per i primi investimenti, un fondo unico dedicato, la centralità della tematica nella programmazione regionale dei fondi europei, un piano regionale triennale che determinerà le politiche di comparto. “Con questa riforma della legge – – spiega Mocerino, insieme alla vicepresidente e prima firmataria Enza Amato e al segretario Vincenzo Viglione – interveniamo innanzitutto per definire una programmazione complessiva di questa materia, attraverso lo strumento di un piano regionale sui beni confiscati, che sarà approvato ogni 3 anni, ma avrà misure attuative annuali. Inoltre, con la riforma dell’Osservatorio, che sarà guidato dal Presidente della Regione o da un suo assessore delegato, si avvia un sistema di monitoraggio qualitativo e quantitativo, rilanciando il tema delle aziende confiscate”. 

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