Pompei, riaprono dopo 20 anni 6 domus

(di Rossana Russo)

A Pompei riaprono 6 domus dopo anni di catenacci e porte chiuse. E il premier Renzi ha passato la sua Vigilia di Natale negli Scavi Archeologici per l’inaugurazione di queste case, rimaste chiuse per lunghi anni. Stavolta non sono i crolli a fare notizia, lo dice lo stesso Renzi durante il suo intervento, ma è la Pompei restaurata.

La domus del Menandro, quella del Criptoportico, la Fullonica. Sono alcuni dei 6 gioielli ritrovati. Ma a Pompei le domus da restituire ai visitatori ne sono molte di più. Si stima siano un’ottantina in tutto ma solo 4 o 5 fino ad una settimana fa erano aperte al pubblico. Altre purtroppo, come la domus dei gladiatori, non ci sono più, crollate a causa dell’incuria e dell’abbandono.

Il pericolo di cedimenti è sempre in agguato nella città sepolta da duemila anni. Ma adesso si cambia strada. Il nuovo corso di Pompei vuole che di domus in domus, così si chiama l’itinerario per la visita del 6 nuove case, sia quello del Grande Progetto Pompei, con tutti i lavori di restauro, che vada avanti il più veloce possibile.

Con il premier c’era anche il ministro Franceschini, la sua ultima volta a Pompei 4 mesi fa pe l’inaugurazione della Palestra Grande, altra incompiuta degli Scavi restituita al sito patrimonio dell’Unesco completamente restaurata.Dal palco di Pompei Renzi rivolge gli auguri di natale agli italiani : Come vedete si è fatto tanto. Ci sono ancora denari da spendere e bisogna come sempre farlo bene. Non un cantiere ha avuto un aumento di spesa. Pompei era tutte le settimane sui giornali. Ora Pompei dimostra che l’Italia può tornare a essere un faro per il mondo”.

Con renzi in visita agli Scavi di Pompei anche il presidente della regione De Luca dal quale si fa aggiornare sulla terra dei Fuochi “stanotte gli uffici hanno chiuso le procedure per la gara, e noi questa partita la portiamo a casa”. Qualche parola detta anche su Bagnoli, nonostante l’assenza del sindaco De magistris che ha lamentato di non essere stato invitato: “ stiamo andando avanti, se la Campania si mette a fare quello che può fare, cambia non solo il destino del Mezzogiorno, ma quello del paese”.

 

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