Qualiano, arrestato 37enne: bruciava rifiuti tossici

di Ciro Pirone

I carabinieri hanno arrestato, a Qualiano, un uomo di 37 anni che stava incendiando rifiuti speciali pericolosi. A poca distanza dal rogo, i militari hanno rinvenuto anche un capannone con il tetto in amianto. L’operazione è stata condotta durante un servizio organizzato per contrastare i reati ambientali. In manette è finito Giulio Cimmino, residente a Mugnano, già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo è stato sorpreso in un terreno agricolo sulla circumvallazione esterna (in parte proprietà di un ente pubblico e in parte della sorella del capo di un clan camorristico della zona), mentre era intento a incendiare rifiuti speciali pericolosi (porte, pezzi di legno verniciato). Nella circostanza è stato accertato che aveva adibito un vecchio rudere di circa mille metri quadri a opificio per la produzione di carbonella ricavata dalla combustione illecita dei suddetti materiali speciali pericolosi.
L’intera area insieme ai carboni già realizzati e a circa 2 tonnellate di rifiuti speciali in attesa di essere carbonizzati è stata sottoposta a sequestro. Durante i servizi sono state inoltre denunciate in stato di libertà sette persone: cinque donne e due uomini di età compresa tra i 29 e gli 80 anni, ritenute responsabili in concorso di varie violazioni a norme per la tutela dell’ambiente.
All’interno di un capannone in stato di abbandono in una area agricola di circa mila metri quadri sulla circumvallazione esterna (capannonne che è risultato avere copertura in lastre di cemento/amianto danneggiato) erano stati sversati illegalmente rifiuti speciali pericolosi e non (pneumatici, fanghi, plastica, rifiuti urbani). Il capannone e l’area sono stati sottoposti a sequestro.

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